Colpo di scena: si è dimesso il presidente di Trentino Sviluppo, Anzelini va alla Fucine Films
Dimissioni a sorpresa. Formalizzate via Pec all’azionista di riferimento, la Provincia. Con venerdì 31 gennaio, Sergio Anzelini non sarà più presidente di Trentino Sviluppo, la holding di partecipazioni attraverso cui passa la politica industriale e buona parte delle scelte in materia di sviluppo economico della Provincia.
Da febbraio, Anzelini cambia vita, professionalmente parlando. E pure residenza, trasferendosi, da Vigolo Vattaro, dove vive, in val di Sole, dove ha assunto l’incarico di amministratore delegato di Fucine Film Solutions, nel cui consiglio di amministrazione siede oggi in rappresentanza di Trentino Sviluppo, socio di minoranza.
Anzelini, trentino, classe 1966, dopo il diploma al Liceo Galilei, ha avuto una carriera soprattutto nel mondo bancario, dalla Banca di Trento e Bolzano alla Cassa Rurale di Trento, di cui è stato coordinatore delle filiali a nord del capoluogo.
Quindi è passato in Confidi Trento, diventandone direttore e portando a termine la fusione con Terfidi (terziario). Dal 2014 il salto nella libera professione, come consulente. L’anno dopo l’incarico di consigliere delegato in Trentino Sviluppo, fino alla nomina (giugno 2018) a presidente della spa con sede a Rovereto. Il suo incarico sarebbe scaduto nel giugno 2021.
Quando, dopo le elezioni del 21 ottobre, il centrodestra a trazione leghista conquistò piazza Dante, il nuovo governatore, Maurizio Fugatti, dichiarò a più riprese che i manager eletti di recente nelle partecipate dalla precedente giunta, per ragioni di opportunità, avrebbero potuto farsi da parte (oltre ad Anzelini, Salvatore Ghirardini ad Itea, Monica Baggia a Trentino Trasporti, Mario Agostini a Patrimonio del Trentino). In realtà, nei mesi successivi, con Anzelini si è sviluppata una collaborazione positiva, testimoniata di recente, pubblicamente, dalla presentazione, assieme all’assessore di riferimento, Achille Spinelli, della piattaforma Startup Valley creata da Trentino Sviluppo assieme a Hit-Hub innovazione trentino.
«Sgombero subito il campo da qualsiasi altra interpretazione» spiega Anzelini «per me si tratta di una normale evoluzione professionale. Dopo cinque anni nel pubblico, passo al privato. Anche se è un privato che procede in parallelo al pubblico.
C’era una incompatibilità, la impossibilità di conciliare seriamente il ruolo di presidente di Trentino Sviluppo con quello di amministratore delegato di Fucine Film Solutions. Tutto qui. È una scelta che ho condiviso con l’assessore Spinelli».
La storica azienda di Fucine che produce pellicole per alimenti, era, due anni fa, sul punto di chiudere baracca. La Provincia, attraverso Trentino Sviluppo, è riuscita a trovare una soluzione vincente, accompagnandone il passaggio di proprietà nelle mani della Eriplast spa di Bassano del Grappa (famiglia Spezzapria) diventata primo azionista.
Il piano di rilancio ha previsto un investimento di Trentino Sviluppo pari a 3,5 milioni di euro, mentre Eriplast ha investito circa 6 milioni. Risultato: impianti rinnovati, una nuova linea di produzione, salvaguardia all’epoca dell’accordo (febbraio 2018) dei 62 posti di lavoro. Oggi, gli addetti sono 70, ed il piano prevede siano 75 a fine 2020.
L’intuizione è stata quella di trovare un imprenditore interessato che dà garanzie per il futuro, dopo una indispensabilie gestione affidata a cinque manager dipendenti per chiudere l’epoca negativa della proprietà del fondo svizzero-tedesco Gramax: Eriplast è specializzata nella produzione di polietilene, complementare rispetto ai prodotti che escono dallo stabilimento di Fucine.
E la giunta? Commenta: «Sono grato ad Anzelini per avermi accompagnato nei primi mesi della nostra attività governativa nella conoscenza di una delle società pubbliche più importanti e strategiche per lo sviluppo del nostro territorio», afferma l’assessore allo sviluppo economico, Achille Spinelli, anche a nome del presidente Maurizio Fugatti e dei colleghi di giunta. «Al tempo stesso - aggiunge Spinelli - ritengo che proprio Trentino sviluppo abbia costituito anche per lui una palestra significativa per l’acquisizione di ulteriori competenze che sono sicuro lo hanno fatto apprezzare e che rimarranno comunque parte del patrimonio collettivo del sistema economico trentino».