Domeniche chiuse, è battaglia legale Shop Center e Cavalli arredamenti al Tar contro la nuova legge provinciale
La legge sui negozi chiusi di domenica nei Comuni non turistici del Trentino voluta dalla giunta Fugatti sta scatenando una serie di reazioni negative tra gli attori del commercio provinciale.
In queste settimane, infatti, sono stati già presentati due ricorsi contro la normativa provinciale.
La prima è arrivata dallo Shop Center di Pergine e riguarda appunto la richiesta al Tar di Trento per «l'annullamento, previa sospensione, della deliberazione della Giunta provinciale 891 del 2020, ed eventuale declaratoria di illegittimità costituzionale dell'art. 1 commi 1 e 2 della legge provinciale numero 4 del 2020, riguardante l'individuazione dei comuni ad alta intensità turistica e di attrazione commerciale/turistica nei quali è ammessa l'apertura degli esercizi commerciali anche nelle giornate domenicali e festive».
Lo stesso tipo di ricorso, sempre seguito dall'avvocato trentino Flavio Maria Bonazza, è arrivato nei giorni scorsi dal Consorzio Cavalli e da Habitat Arredamenti di Cavalli Virginio srl, il cui punto vendita è nel centro commerciale Europa, a Civezzano, uno dei Comuni per i quali è fatto divieto di aprire la domenica e i festivi, perché non è inserito, come capitato pure a Trento e Rovereto, nella lista dei Comuni turistici stilata dalla Provincia proprio con la deliberazione 891 del 2020.
«Intanto chiediamo la sospensiva - sottolinea Virginio Silvano Cavalli del gruppo commerciale omonimo - perché riteniamo che Civezzano, come altri Comuni, dovrebbe essere considerato zona turistica».
Sulla questione il Tar dovrebbe pronunciarsi il prossimo 10 settembre, quando è prevista la discussione sui due ricorsi, quello di Cavalli e quello dello Shop Center perginese.
Sono di fatto 85 (81 Comuni per intero oltre ad altri 4 in tutto o in parte) le località definite turistiche dalla deliberazione 891.
Tra quelli inseriti ci sono anche Dro, Madruzzo - Frazione Sarche, Mori Frazione Loppio e Tione, ma pure altri come Segonzano, Vignola-Falesina, Pieve Tesino, Sarnonico, Sfruz, Bieno, Rumo, che si accompagnano a località molto turistiche, come Pinzolo, Andalo, Molveno, Canazei, Mezzana, Dimaro-Folgarida, Soraga, Nago-Torbole e tanti altri.
Fuori dalla classifica ci sono Trento e Rovereto: il meccanismo utilizzato li mette al di fuori dei Comuni turistici. L'indicatore è calcolato, per ogni Comune, come rapporto tra la somma delle presenze turistiche medie giornaliere negli esercizi alberghieri, negli esercizi extralberghieri e negli alloggi privati e la popolazione residente (moltiplicato per 10). L'indicatore rappresenta il numero medio giornaliero di presenze turistiche ogni 10 residenti nel Comune.