Sindacati contro la Provincia «Una politica di bilancio che aggraverà la crisi»
«In piena crisi economica, la Giunta provinciale di Trento si prepara a varare una manovra recessiva. Invece di prevedere investimenti per far ripartire economia e lavoro, l’esecutivo provinciale gestisce l’emergenza socio-economica come se fosse normale amministrazione».
Lo scrivono, in una nota congiunta, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, al termine dell’incontro con il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e gli assessori Achille Spinelli e Mirko Bisesti sulla legge di stabilità e il bilancio 2021/23.
«Secondo il ragionamento di piazza Dante, non ci sono soldi da spendere per sostenere il lavoro, per dare risposte alle famiglie, ma non ci sono neppure per far ripartire gli investimenti pubblici e privati, né per garantire il potenziamento dei servizi pubblici e il rispetto dei contratti», commentano i segretari.
A quanto riportato dalla nota, l’unico segno in controtendenza saranno gli investimenti in sanità, pari a 100 milioni di euro.
«Anche su questo capitolo però vogliamo vederci chiaro: non è chiaro se si tratta di investimenti strutturali o una una tantum legata all’emergenza», concludono i segretari.