Stellantis, debutto in Borsa con cerimonia per il colosso dell'auto che unisce Fca e Psa
Cerimonia di quotazione per Stellantis che debutta oggi in Borsa a Milano e Parigi e che domani bisserà a New York.
Il presidente del gruppo nato dalla fusione tra Psa e Fca, John Elkann, e l’ad, Carlos Tavares, suonano la campanella che dà il via alle contrattazioni sui due listini del titolo del quarrto produttore mondiale di auto. E il titolo guadagna subito superando i 13 euro (13,40).
«È una grande occasione» dicono Elkann e Tavares.
La sede legale della nuova società è in Olanda.
«Possediamo le dimensioni, le risorse, la diversità e il know-how necessari per cogliere con successo le opportunità offerte dalla nuova era dei trasporti.
La nostra aspirazione è quella di costruire qualcosa di unico e di grande offrendo ai nostri clienti veicoli e servizi per la mobilità originali, sicuri, pratici, innovativi e sostenibili», ha detto John Elkann, presidente di
«Siamo convinti che il prossimo decennio porterà a una ridefinizione della mobilità come la conosciamo oggi, ed è proprio per questo motivo che abbiamo creato Stellantis».
Dunque la fusione tra Fca e Psa è stata completata. I nomi di due brand storici spariscono dalla scena e al loro posto arriva sulla scena mondiale dell’auto Stellantis, quarto costruttore al mondo, alle spalle di Volkswagen, Toyota e Renault-Nissan-Mitsubishi.
Da oggi le azioni ordinarie della nuova società saranno negoziate sul mercato azionario Euronext di Parigi e sul Mercato Telematico Azionario di Milano: il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Carlos Tavares suoneranno la tradizionale campana di apertura delle Borse. Martedì i titoli di Stellantis debutteranno anche sul New York Stock Exchange (lunedì i mercati americani sono chiusi per il Martin Luther King Day).
Exor, la holding della famiglia Agnelli, detiene 449.410.092 azioni ordinarie di Stellantis, che corrispondono al 14,4% sul capitale in circolazione. In seguito alla fusione Exor «deconsoliderà le attività e le passività della ex Fca, in precedenza contabilizzati secondo il metodo di consolidamento integrale ‘linea per lineà e valuterà l’investimento in Stellantis con il metodo del patrimonio netto ‘equity method’, con una valutazione iniziale al fair value e completamento del valore definitivo entro un anno dal perfezionamento della fusione».
Dal punto di vista contabile Exor spiega che «eserciterà influenza notevole su Stellantis».
Secondo azionista del gruppo è la famiglia Peugeot che detiene il 7,2%. Alle spalle lo Stato francese con il 6,2% e i cinesi di Dongfeng con il 5,6%. Un assetto che potrebbe modificarsi alla luce degli accordi tra gli azionisti in particolare per le quote detenute da Dongfeng e dal governo francese.
Tavares, martedì pomeriggio alle 15,40, presenterà il nuovo gruppo in una conferenza stampa digitale nel corso della quale risponderà alle domande di giornalisti ed esperti del settore.
Il manager, che sta lavorando al piano industriale atteso prima dell’estate, illustrerà le strategie e gli obiettivi del nuovo gruppo che punta a diventare leader della mobilità sostenibile e a realizzare 5 miliardi di sinergie l’anno. Vigili i sindacati italiani che insistono sulla necessità di un incontro con Tavares in tempi brevi.
«Presidieremo con determinazione le scelte e i piani industriali futuri di Stellantis per evitare contraccolpi su stabilimenti, ruolo della ricerca, enti centrali e occupazione», affermano il segretario generale della Fim Cisl, Roberto Benaglia e il segretario nazionale Ferdinando Uliano.