TRENTO. C'è una slide che Fausto Zendron proietta davanti ai soci in assemblea: "Scegli da che parte stare".

«Non possiamo stare nella zona grigia, oggi più che mai» commenta il presidente di Mandacarù Onlus, la coop sociale che ha sfidato il Covid e convocato domenica i soci in presenza, presso la Fly Music Arena di Acquaviva. Il 2020 è stato, per la coop che ha 32 anni di vita, un anno straordinario.

Nei conti, per i risultati a bilancio.

Nella riorganizzazione aziendale, dopo la fusione con la coop Le Formiche-Die Ameisen di Bolzano (che rende operativa Mandacarù su base regionale) e con la coop Il Canale di Trento, che la proietta ancora di più sul fronte della cooperazione internazionale.

Il 2021 si presenta altrettanto straordinario, per il consolidarsi di alcune partnership (commerciali e culturali), tra cui quella che vede Mandacarù coinvolta nel progetto del Nuovo Cinema Astra.

L'impatto dell'emergenza sanitaria è stato micidiale soprattutto nei mesi del lockdown, con la chiusura forzata delle botteghe del commercio equo e solidale e pesanti crolli del fatturato: -46% in marzo, -53% in aprile, - 22% in maggio.

Tuttavia, i ricavi a fine 2020 sono in aumento sul 2019 (da 1,56 a 1,73 milioni di euro) ed il valore della produzione passa da 1,90 a 2,27 milioni.

L'incremento più sorprendente è nell'utile netto: da 3.805 a 371.618 euro.

Il risparmio sociale dei soci aumenta da 4,18 a 4,39 milioni, il capitale sociale da 2,37 a 2,40 milioni, le riserve (a garanzia degli investimenti dei soci) si rafforzano, passando da 1,10 a 1,38 milioni.

Mandacarù è il principale sostenitore di Altromercato Impresa Sociale, la centrale del commercio equo e solidale in Italia (cui fanno riferimento 225 punti vendita), con 745.400 euro di capitale sociale e 3,36 milioni di finanziamento.

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