"Venerdì scorso, la Cgil, e questa sera, la Uil - si legge in una nota di ieri, 6 dicembre - hanno riunito i propri singoli organismi statutari per una valutazione sulla manovra economica varata dal governo.
Pur apprezzando lo sforzo e l'impegno del premier Draghi e del suo Esecutivo, la manovra è stata considerata insoddisfacente da entrambe le organizzazioni sindacali, in particolare sul fronte del fisco, delle pensioni, della scuola, delle politiche industriali e del contrasto alle delocalizzazioni, del contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne, della non autosufficienza, tanto più alla luce delle risorse, disponibili in questa fase, che avrebbero consentito una più efficace redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare uno sviluppo equilibrato e strutturale e un'occupazione stabile".
"Pertanto, avendo ricevuto dai propri rispettivi organismi il mandato pieno a dare continuità alla mobilitazione, si legge, le segreterie confederali nazionali di Cgil e Uil hanno proclamato lo sciopero generale di 8 ore per il prossimo 16 dicembre, con manifestazione nazionale a Roma e con il contemporaneo svolgimento di analoghe e interconnesse iniziative interregionali in altre 4 città".
I segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini (foto) e PierPaolo Bombardieri, interverranno dalla manifestazione di Roma, che si svolgerà a piazza del Popolo.
"Non può essere che ci convocano per dirci cosa ha deciso la maggioranza sul fisco. Il governo e i partiti devono sapere che se pensano che questo è il rapporto con i lavoratori non si va da nessuna parte. Non siamo disponibili a fare da spettatori", aveva ammonito Landini una settimana fa. "Per fare una vera riforma fiscale servono più di 8 miliardi, questi primi 8 devono cominciare ad aumentare i redditi da lavoro e da pensione a partire da quelli più bassi, non ci può essere un'operazione che tutela i redditi medio alti", aveva aggiunto.
La manovra è fortemente espansiva e il governo ha sostenuto lavoratori pensionati e famiglie con fatti, provvedimenti e significative risorse, replica palazzo Chigi.
Non è vero, è il ragionamento che fa il premier Draghi, che chi ha meno ha avuto meno, e i numeri lo dimostrano.
Si è scelto di varare una manovra fortemente espansiva, si osserva ancora, proprio per accompaganre il Paese fuori dalla drammatica emergenza covid, fronteggiando le molte situazioni di disagio e di potenziale impoverimento conseguente alla crisi.
"La Cisl considera sbagliato ricorrere allo sciopero generale e radicalizzare il conflitto in un momento tanto delicato per il Paese, ancora impegnato ad affrontare una pandemia che non molla la presa e teso a consolidare i segnali positivi di una ripresa economica e produttiva che necessita di uno sforzo comune per essere resa strutturale", afferma in una nota il segretario generale Cisl Luigi Sbarra dopo lo sciopero proclamato da Cgil e Uil contro la Manovra. "Tanto più - afferma - considerati i rilevanti passi avanti fatti nell'ultimo mese sui contenuti della legge di bilancio".