Famiglie Cooperative, risultato netto 2021 positivo per 3,5 milioni (erano 8,8 nel 2020)
"Se il 2021 ha portato i bilanci ad un miglioramento rispetto alla situazione pre pandemia - ha spiegato la vicepresidente della Federazione per il settore consumo Paola Dal Sasso - all'orizzonte appaiono delle nubi che destano preoccupazione. L'exploit dei costi energetici e delle materie prime e l'aumento dell'inflazione introducono elementi di forte criticità"
TRENTO. Dopo l'effetto lockdown, che aveva portato i ricavi delle vendite delle Famiglie Cooperative del 2020 ad aumentare di uno straordinario 7,2%, nel 2021 i ricavi sono stati pari a 344 milioni, in linea con il 2019. Ad eccezione delle cooperative turistiche, dove nel 2021 sono pesati lo stop della stagione invernale e le forti limitazioni alla circolazione, soprattutto dei turisti esteri.
I dati - sottolinea una nota della Federazione - sono stati presentati nel corso del tradizionale convegno di settore. "Nel 2021 le vendite alimentari - ha illustrato Giuliano Bernardi, responsabile del settore consumo - sono diminuite del 7% rispetto al 2020, ma sono in linea rispetto al 2019, con il traino, in particolare, delle grandi superfici. La perdita di vendite si concentra nei primi 5 mesi del 2021, con lo stop della stagione turistica invernale e le limitazioni meno rigide al movimento nel 2021 rispetto al primo anno di pandemia".
Il risultato netto 2021 è positivo per 3,5 milioni di euro (erano 8,8 nel 2020) ed il patrimonio netto raggiunge quota 136 milioni di euro (+1,3%). Le Famiglie Cooperative sono 68, gestiscono 363 punti vendita. "Se il 2021 ha portato i bilanci delle Famiglie Cooperative ad un miglioramento rispetto alla situazione pre pandemia - ha aggiunto la vicepresidente della Federazione per il settore consumo Paola Dal Sasso - all'orizzonte appaiono delle nubi che destano preoccupazione. Il buon andamento della stagione turistica invernale da poco conclusa ci aveva fatto sperare in una interessante ripresa per il 2022, ma l'exploit dei costi energetici e delle materie prime e l'aumento dell'inflazione introducono elementi di forte criticità".
"Speravamo che nel 2021 avremmo potuto dire addio alla pandemia e invece si è trattato di un altro anno molto complesso. Archiviamo un bilancio aggregato discreto dal punto di vista dei numeri, ma soprattutto dal punto di vista dell'impatto sociale che è il nostro elemento distintivo. Anche nel 2021 le Famiglie Cooperative hanno saputo essere animatori territoriali, gestendo i piccoli negozi, dando vita alle comunità periferiche e allontanando ancora una volta il rischio di desertificazione sociale", ha detto il presidente Roberto Simoni.