Rimborsi del 730, primi accrediti sui conti correnti: presentate circa 130mila dichiarazioni
I dichiaranti con un conguaglio finale a debito sono circa 1.300 per un totale di 1,1 milioni di euro di imposte, con una media di 854 euro per dichiarante. Per presentare il modello per i redditi del 2021 c’è tempo fino a settembre
TRENTO. Nelle retribuzioni in questo mese arrivano ai contribuenti trentini i primi rimborsi Irpef dallo Stato derivanti dalla presentazione delle dichiarazioni dei redditi 2021. In linea generale, il rimborso del modello 730 arriva con la retribuzione del mese successivo a quello in cui il sostituto d'imposta ha ricevuto il prospetto di liquidazione, termine che per i pensionati passa al secondo mese successivo. A luglio dunque a disposizione i primi rimborsi per i lavoratori dipendenti che hanno inviato il modello 730/2022 entro il mese di maggio.
Intanto nei Centri di assistenza fiscale proseguono a pieno ritmo gli appuntamento per la compilazione dei redditi. Alla data di giovedì, il Caf più grande a livello provinciale, quello delle Acli, aveva già compilato più di 68.000 dichiarazioni. Oltre 49.000 dichiaranti risultano essere in una posizione di credito, per un totale di oltre 65 milioni di euro e dunque un rimborso medio di 1.300 euro.
I dichiaranti con un conguaglio finale a debito sono circa 1.300 per un totale di 1,1 milioni di euro di imposte, con una media di 854 euro per dichiarante. Infine, 7.500 sono le situazioni in cui il contribuente ha registrato un conguaglio a zero, ovvero non ha dovuto versare imposte allo Stato e non ha nemmeno ricevuto un rimborso, ma non per questo era esonerato dalla presentazione della dichiarazione.
«Il 730 - spiega il direttore del Caf Acli Michele Mariotto - è la dichiarazione dei redditi più utilizzata dai contribuenti, perché più conveniente e più pratico. Non sono solo i lavoratori dipendenti e i pensionati a poter presentare il modello 730, ma anche altre categorie di persone come per esempio i lavoratori domestici, gli eredi per conto delle persone decedute o i disoccupati». Circa 27mila le dichiarazioni gestite fino ad ora dal Caf della Cgil.
«A fine campagna - spiega la direttrice Barbara Deimichei - sarà interessante verificare l'impatto del Covid sui redditi, visto che il 2021 è stato ancora un anno difficile». Numeri da verificare al centro assistenza della Cisl. «Se un tempo la grande corsa dei contribuenti era in primavera - spiega Walter Bonatti, direttore del Caf Cisl -, ora che i termini sono prorogati fino a fine settembre, la gente se la prende con più calma, soprattutto gli stagionali o chi sa di dover pagare qualcosa allo Stato».
Bonatti spiega che, nonostante l'introduzione del modello 730 precompilato sul sito dell'Agenzia delle Entrate, sono in aumento le richieste ai Caf: «Le persone - spiega - si rendono conto che appoggiarsi a dei professionisti è sempre meglio. Si parla infatti di questioni delicate perché le norme cambiano di continuo e in caso di contestazione da parte dell'Agenzia delle Entrate avere a disposizione un intermediatore è sempre utile».
Dal punto di vista delle varie fattispecie Bonatti spiega che l'importo medio del rimborso è in calo rispetto agli anni scorsi visto che la stragrande maggioranza di chi ha sfruttato il Superbonus del 110 per cento ha optato per lo sconto in fattura e dunque non ha credito d'imposta. In aumento, invece, le spese sanitarie.Oltre quota 12mila le pratiche lavorate dal Caf Uil.
Secondo le prime elaborazioni il 60 per cento di esse risulta a credito per 6.357 dichiaranti, per un totale di più di 8 milioni di euro ed un rimborso medio di più di 1.350 che tornano ai contribuenti e quindi al territorio.
«In un momento particolarmente delicato per l'aumento del costo della vita, dal carrello della spesa alle bollette - il commento del segretario del sindacato Walter Alotti - Una boccata d'ossigeno che se negli anni passati veniva utilizzata per le ferie o qualche spesa straordinaria, quest'anno rischia di compensare, solo in parte, il conguaglio del riscaldamento dell'inverno passato o di essere accantonata quale piccola riserva per affrontare il prossimo inverno».In stipendi e pensioni dei mesi seguenti il rimborso per chi ha presentato il 730 dal 20 di giugno.