Vola l'utile delle Casse rurali trentine: 111 milioni di euro nel primo semestre (+ 52,5% sul 2021)
Positivo per dell'arcipelago locale del credito cooperativo anche il dato della raccolta complessiva (+2,3%). Sul fronte del credito si registra una contrazione per quanto riguarda le imprese e una diminuzione sensibile delle situazioni deteriorate
TRENTO. L'andamento del primo semestre del 2022 delle dodici Casse rurali trentine, in linea con quello registrato dal risultato complessivo del gruppo Cassa Centrale Banca, evidenzia una dinamica positiva dei principali indicatori.
La raccolta complessiva - informa una nota - è in crescita (+2,3% su base annua), soprattutto quella diretta (+4,5%), con una leggera flessione dei crediti alle imprese (-2%) e un aumento di quelli alle famiglie (+4%). Cresce anche la liquidità disponibile, con un rapporto tra impieghi e raccolta diretta che scende al 70,5%.
L'utile del primo semestre si attesta a 111 milioni, con una variazione positiva del 52,5% rispetto a un anno fa. Il conto economico semestrale porta dati positivi su tutte le voci più significative: margine di interesse (+53,3%) e le commissioni nette (+7,8%).
Il margine di intermediazione, con un risultato di 271 milioni per il primo semestre, migliora complessivamente del 17,5% su base annua. In ulteriore flessione i costi operativi (-1,4%), con una riduzione più evidente delle spese per il personale (-5,6%). Il principale indicatore di solidità patrimoniale delle Casse rurali si conferma ai vertici del sistema bancario: Cet1 al 23,9%, leggermente superiore al dato medio dell'intero gruppo Cassa Centrale (22,3%).
Anche la qualità del credito continua a migliorare: i crediti deteriorati registrano una diminuzione del 13,8% su base annua, che vale una riduzione di oltre 100 milioni da giugno 2021 a giugno 2022. Ancora più significativa la riduzione delle sofferenze (-23,3%) rispetto a metà 2021.
Tendenza confermata anche dal dato riferito alle svalutazioni dei crediti in portafoglio, che nei primi sei mesi del 2022 sono pressoché dimezzate (-48,7%) rispetto allo stesso periodo del 2021.