Fugatti in ansia per i conti: “L’aumento dei costi irrigidisce il bilancio, dobbiamo mettere 250 milioni in più"
Il presidente della giunta mette le mani avanti: "Se con qualche sindaco avevo preso un impegno verbale di trovare risorse oggi ci troviamo in oggettiva difficoltà. Gli investimenti programmati saremo in grado di farli a meno che la situazione non peggiori ulteriormente, ma dobbiamo limitare i nuovi investimenti"
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TRENTO. Gli aumenti su energia e materie prime stanno portando ad un "irrigidimento del bilancio per gli anni a venire" della Provincia autonoma di Trento. Lo ha detto il presidente Maurizio Fugatti in conferenza stampa ad Arco, dove la Giunta provinciale ha incontrato quella comunale.
"Questa giunta ha creduto sempre nelle opere pubbliche e abbiamo messo circa 1 miliardo di euro come nuove opere. Ad oggi abbiamo fatto i conti sull'aggiornamento dei prezzi rispetto alle opere in corso e a quelle che stanno andando in appalto: sono 125 milioni che sono già a bilancio. Se ragioniamo che la crescita media del costo per opera è tra 20 e 25% e sul miliardo delle opere a venire dobbiamo mettere 250 milioni in più", ha detto Fugatti.
"Dobbiamo trovare 250 milioni in più e metterli e metterli su queste opere. E non è che ti entrano 250 milioni in più. La straordinarietà di questo momento sta portando ad un oggettivo irrigidimento del bilancio. Qualche categoria nelle audizioni in corso ha buttato lì l'idea di tagliare sulle opere pubbliche, noi non lo vogliamo fare perché sono importanti per il Trentino del futuro ma indubbiamente questa situazione sta irrigidendo il bilancio per gli anni a venire In questa fase in cui mettiamo 120 milioni in più sulle opere in corso e circa 250 milioni in più per gli aumenti, quando un amministratore locale chiede nuovi investimenti è il momento in cui dobbiamo riflettere”.
"Se con qualche sindaco avevo preso un impegno verbale di trovare risorse oggi ci troviamo in oggettiva difficoltà. Gli investimenti programmati saremo in grado di farli a meno che la situazione non peggiori ulteriormente ma dobbiamo limitare i nuovi investimenti", ha aggiunto Fugatti.