Fisco: dal 730 oltre 105 milioni di rimborsi, per compilare il modello c’è tempo fino al 2 ottobre
La media degli importi a credito è di 1.050 euro. Qualche curiosità: c'è chi ha avuto la restituzione di 21mila euro e una ventina di dichiarazioni hanno ottenuto rimborsi superiori ai 10.000 euro. Sono più o meno 500 i contribuenti con crediti nei confronti dell'erario di oltre 4.000 euro
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TRENTO. Con l'estate ormai al culmine e le spese di alimentari, servizi, ristorazione e hotel che aumentano più della media dell'inflazione (che a luglio era al 6 per cento), una bella boccata d'ossigeno per famiglie e risparmiatori arriva dal fisco. O meglio, dai rimborsi delle dichiarazioni dei redditi. Si calcola che al 31 luglio quasi 130mila trentini avevano presentato il 730 attraverso i quattro principali Centri di assistenza fiscale (Caf), vale a dire Acli, Cgil, Cisl e Uil. Dai dati raccolti ai contribuenti trentini lo Stato sta restituendo qualcosa come 105 milioni di euro. Ricordiamo che, dopo la pausa ferragostana, resterà poco più di un mese per depositare (anche in forma precompilata online sul sito dell'Agenzia delle Entrate) la dichiarazione dei redditi 2023. A fine luglio Caf Acli ha elaborato oltre 74mila modelli 730.
Sono stati liquidati rimborsi a favore dei contribuenti per oltre 68 milioni di euro, per un valore medio di 1.263 euro. Le situazioni a debito per il 2023, sempre alla data del 31 luglio 2023, valgono oltre 5 milioni di euro, con un importo medio di 710 euro. «Il termine per la presentazione del modello 730 è il prossimo 2 ottobre, ma nell'attività fin qui svolta - spiega il direttore del Caf Acli Michele Mariotto - i nostri esperti fiscali hanno seguito i contribuenti certificando oneri deducibili e detraibili per oltre 83 milioni di euro. Il valore medio delle deduzioni si attesta intorno ai 1.750 euro.
Per quanto riguarda gli oneri detraibili, abbiamo una media di circa 1.000 euro sulle detrazioni per il recupero edilizio, di 850 euro su quelle per il risparmio energetico, di 290 euro sugli oneri e le erogazioni liberali. Tutti dati in leggera crescita rispetto all'ultimo biennio». Negli uffici di assistenza fiscale della Cgil le dichiarazioni già depositate sono 27.631, di cui circa tre quarti (20.330) a credito. La media delle liquidazioni attraverso il sostituto d'imposta (per i lavoratori) o l'Inps (per i pensionati) è di 815 euro.
Devono invece restituire soldi allo Stato in 7.662, con un debito medio di 1.826 euro. Il saldo tra debiti e crediti ha garantito agli oltre 27mila utenti del Caf Cgil (dati fino a luglio di quest'anno) un vantaggio fiscale pari a 2,6 milioni di euro complessivi.
“La campagna fiscale per l'anno in corso è caratterizzata dai meccanismi di detrazione delle spese per ristrutturazione della prima casa - spiega Barbara Deimichei, direttrice del Caf Cgil del Trentino -. Gli utenti che si rivolgono al servizio di assistenza fiscale lo fanno anche e sempre di più di fronte a dichiarazioni dei redditi complesse e alla ricerca di una consulenza professionale spesso imprescindibile se ci si vuole districare all'interno di una normativa fiscale su detrazioni e deduzioni ancora molto complicata”.
Deimichei, per altro, nota “che negli utenti che hanno dichiarazioni più semplici e sono attrezzati all'uso delle tecnologie digitali, sta aumentando il ricorso allo strumento della dichiarazione precompilata. Anche per questo motivo il lavoro dei centri di assistenza fiscale si fa ovviamente più impegnativo”. Al Caf Cisl di via Degasperi sono stati elaborati circa 16mila modelli 730, di cui 2.400 pratiche congiunte. La media degli importi a credito è di 1.050 euro. Qualche curiosità: c'è chi ha avuto la restituzione di 21mila euro e una ventina di dichiarazioni hanno ottenuto rimborsi superiori ai 10.000 euro. Sono più o meno 500 i contribuenti con crediti nei confronti dell'erario di oltre 4.000 euro. La media degli importi a debito è di 440 euro con un picco di 8.000 euro di Irpef (oltre ad acconti).
“In proiezione, al netto di eventuali contrattempi o problemi dell'ultimo minuto - spiega il responsabile Corrado Larcher -, contiamo di chiudere la campagna fiscale in leggero aumento, anche considerata la complessità della materia e gli adempimenti in materia bonus casa ed ecobonus”. Sono 10.837 le dichiarazioni presentate attraverso il Caf Uil per un totale liquidato di circa 8 milioni di euro. Il numero è aumentato per la gestione di una quota di dichiarazioni in più per il "bonus 110%", per il "bonus facciate" e per i diversi "ecobonus" previsti nella dichiarazione redditi 2022.
“Questo aumento - spiega il segretario del sindacato Walter Alotti - è stato in parte compensato in negativo per la cessione del credito da parte dei contribuenti alle banche o assicurazioni o ai general contractor che si sono assunti l'onere di effettuare direttamente i lavori acquisendo appunto il credito d'imposta dei cittadini. Per questo motivo quest'anno e l'anno prossimo saranno comunque molte di più le dichiarazioni che presenteranno un credito dei contribuenti, piuttosto che un debito”.
”Si è notata inoltre una riduzione delle deduzioni per le spese sanitarie sia per minor numero di visite specialistiche potute effettuare dei contribuenti sia per la riduzione della spesa farmaceutica delle famiglie, per la perdita di valore delle retribuzioni. Sono comunque aumentati i clienti che si recano ai Caf, smentendo le previsioni che ipotizzavano un utilizzo massiccio del "cassetto fiscale personale" ed anche in questi giorni registriamo una continua, seppur ormai ridotta, prenotazione di appuntamenti per il 730 ed un più forte incremento per la presentazione del modello Unico”.