Dolomiti Energia, i risultati economici tornano ai livelli pre-crisi: ma nei primi mesi 2023 pesa la scarsità di acqua
Approvata dal cda la relazione finanziaria consolidata del primo semestre: la quantità di energia idroelettrica prodotta in linea con lo scorso anno, -30% rispetto alla media storica
TRENTO. Il Consiglio di amministrazione di Dolomiti Energia ha approvato la relazione finanziaria consolidata relativa la primo semestre 2023. I risultati economici - segnala una nota della società - sono in forte miglioramento rispetto al 2022, con una posizione finanziaria netta che, come previsto dalla società, torna ai livelli pre-crisi energetica raggiungendo i 401 milioni di euro di indebitamento, in forte riduzione rispetto ai 643 di fine 2022.
Il totale di ricavi e proventi consolidati è pari a 1.114 milioni di euro, il margine operativo lordo consolidato (EbitDa) a 79,2 milioni di euro, mentre il risultato operativo consolidato (Ebit) è di a 45,5 milioni di euro. Il risultato di esercizio consolidato è invece di 24,1 milioni di euro, con un indebitamento finanziario netto a -401 milioni di euro.
La produzione idroelettrica risente della scarsità idrica dei primi quattro mesi dell'anno, che ha portato nel semestre a quantità prodotte inferiori di circa il 30% rispetto alle medie storiche e sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell'anno precedente.
«I risultati - sottolinea la nota - sono stati inoltre penalizzati dalla permanenza di provvedimenti normativi straordinari legati al caro energia che prevedono un obbligo di versamento al Gse (il Gestore dei Servizi Energetici, società per azioni controllata Ministero dell'Economia, ndr) dalle varie società del Gruppo per un importo di circa 47 milioni di euro nel semestre, che in base alla normativa è stato destinato a mitigare gli effetti degli aumenti sulle bollette di cittadini e imprese».