Economia / Società

Indebitato un trentino su tre: le rate mensili ammontano a 406 euro

La popolazione con crediti attivi è pari al 31,8 per cento del totale e ha un indebitamento medio di 46.701 euro

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di Daniele Battistel

TRENTO. Un trentino adulto su tre (per l'esattezza il 31,8 per cento dei maggiorenni) e un altoatesino su 4 (25,7%) hanno un rapporto di credito attivo. La nostra regione risulta all'ultimo posto in Italia per la percentuale di residenti che hanno finanziamenti in essere o richiesti. La quota più elevata di popolazione con almeno un finanziamento in essere è la Valle d'Aosta, con il 62,3% del totale, seguita da Toscana (59,5%) e Lazio (58,2%).

D'altro canto, però, il Trentino Alto Adige è il territorio in cui i cittadini pagano le rate più alte per estinguere il proprio debito, 406 euro di media al mese, davanti ai 319 dei lombardi e ai 306 euro dei veneti. Agli ultimi posti, invece, i calabresi con 232 euro di media, i molisani con 234, e i siciliani con 236.

Due dati che sembrano in antitesi, ma che in realtà hanno una spiegazione piuttosto logica: in Trentino Alto Adige e generalmente nelle aree del nord all'interno del totale dei finanziamenti richiesti dai cittadini c'è una maggiore incidenza dei mutui - che per forza di cose hanno un capitale da rimborsare più alto anche per un tendenziale maggior valore degli immobili- rispetto ad altre forme di indebitamento, per esempio il credito al consumo, che è diffuso al sud.

Queste e altre informazioni emergono dallo studio realizzato da Crif, la Centrale Rischi Finanziari, una sorta di "agenzia di rating" che fornisce supporto all'erogazione e alla gestione del credito al consumo, offrendo informazioni di referenza creditizia per la previsione e il controllo dei rischi finanziari.

Nei giorni scorsi è stato presentato l'aggiornamento relativo al primo semestre 2024 della "Mappa del credito", lo studio sull'utilizzo del credito rateale da parte degli italiani. Dall'analisi dei dati emerge come, anche in previsione di un calo dei tassi di interesse (la Bce ha appena tagliato il tasso di riferimento di 25 punti base) dall'inizio dell'anno abbia ricominciato a muoversi il mercato dei prestiti.

Attualmente il 52,7% della popolazione maggiorenne italiana ha un contratto di credito attivo, il 2,6 per cento in più rispetto al 2023. La rata media rimborsata ogni mese è pari a 278 euro (-13,9% rispetto a un anno fa), mentre il debito residuo è pari a 35.167 euro (in aumento dello 0,8%). Il 23,6 per cento dei finanziamenti è per mutui, il 47,7 per prestiti finalizzati, dunque per l'acquisto di un determinato bene non immobiliare, tipicamente auto, moto, arredamento, tv) e il 28,7 per prestiti personali.

Per quanto riguarda i dati trentini, la popolazione con crediti attivi è pari al 31,8 per cento del totale e ha un indebitamento medio di 46.701 euro. La rata media da pagare è di 368 euro al mese. La distribuzione del numero di operazioni di credito attive indica che in Trentino il 26,1 per cento dei finanziamenti riguarda mutui per l'acquisto di immobili, il 45,3 per cento prestiti finalizzati e il 28,6 per cento prestiti personali.

Per quanto riguarda l'Alto Adige, l'indebitamento medio è di 57.417 euro con una rata media mensile da rimborsare di 444 euro. A livello nazionale, osservando i mutui, notiamo un aumento dei contratti attivi (+22,3%) mentre resta sostanzialmente stabile l'esposizione residua, che supera di poco i 101.000 euro.

Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, crescono leggermente sia la rata mensile, che si attesta a 134 euro, sia l'esposizione residua (+1,5%), che rimane comunque contenuta e inferiore a 6.000 euro. Sostanzialmente stabile la rata media dei prestiti personali, che si attesta a 250 euro.

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