Manovre alla Dana e posti di lavoro a rischio: il Pd chiama la giunta provinciale
Richiesta di comunicazione urgente al presidente Fugatti per conoscere le azioni intraprese e quelle in programma per garantire la continuità occupazionale: «Temiamo ripercussioni molto superiori rispetto alla chiusura degli stabilimenti Whirlpool del giugno 2013»
SINDACATI Parte della produzione trentina sarà delocalizzata in Messico
AZIENDA La Dana vende il ramo d'azienda, preoccupazione in Trentino
TRENTO - Il partito democratico del Trentino si mobilita per i lavoratori. I consiglieri del Pd provinciale e di Alleanza democratica autonomista hanno sottoscritto (la prima firma è quella di Michela Calzà) la richiesta di una comunicazione urgente da parte del presidente della Provincia per conoscere "le azioni intraprese e quelle che si intendono intraprendere per garantire la continuità occupazionale e la serenità dei lavoratori coinvolti direttamente e indirettamente negli stabilimenti Dana del Trentino", ha ufficializzato lo stesso Pd con una nota intitolata "Richiesta di comunicazione urgente in Consiglio provinciale sul futuro della Dana e dei suoi lavoratori".
I consiglieri provinciali del Pd e di Alleanza democratica autonomista temono "ripercussioni molto superiori in dimensioni a quelle conseguenti alla chiusura degli stabilimenti Whirlpool del giugno 2013", in seguito alla volontà espressa dal gruppo industriale Dana di cedere i 12 siti produttivi italiani del comparto Off Highway (fuori strada e movimentazione a terra).
"La situazione - sollecitano i consiglieri di minoranza - richiede un intervento delle istituzioni e degli operatori economici locali, imprenditori e sindacati, sullo schema di quanto messo in campo nella crisi industriale di dodici anni fa". Nelle sedi di Arco e Rovereto sono impiegati quasi mille dipendenti ai quali si aggiungono gli occupati nell'indotto.