A Milano murale dei diritti, 200 volti da Spinelli a Murgia
(ANSA) - ROMA, 07 OTT - Amalia Ercoli Finzi, Michela Murgia, Gino Strada, Franca Rame ma anche Patrick Zaki e l'ambasciatore Luca Attanasio. Sono solo alcuni dei 200 personaggi che si sono spesi per un mondo più giusto, in difesa dei diritti umani e civili, che sono ritratti a Milano sul nuovo murale dell'associazione OrMe-Ortica Memoria di Milano e di Orticolanoodles. L'opera, il grande murale dei diritti, è stato inaugurato questa mattina sulla facciata di un palazzo in via Ortica la zona della città che ormai è diventata quartiere di arte diffusa. Il murale è un omaggio a 200 persone che hanno avuto il coraggio di sfidare le convenzioni sociali e che hanno fatto la storia dei diritti umani e civili. Vengono ricordati anche i volti dei migranti che hanno perso la vita nel naufragio di Lampedusa il 3 ottobre 2013. E' una esplosione di colori la bandiera arcobaleno che avvolge il palazzo dal quale si affacciano i volti dei 200 personaggi, in un'opera che ricorda "Il Quarto Stato" di Giuseppe Pellizza da Volpedo. I diritti rappresentati sono quelli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite 75 anni fa. Ecco allora, per citarne solo alcuni, i volti di Altiero Spinelli che, a Milano, 80 anni fa, insieme ad altri ex carcerati e confinati dal regime fascista fondò il Movimento Federalista Europeo; di Franca Viola, prima donna in Italia a rifiutare il matrimonio riparatore, di Masha Amini, a un anno dalla sua uccisione per mano della polizia di Teheran. E ancora i ritratti di Amalia Ercoli Finzi, don Virginio Colmegna, Franca Rame, Michela Murgia. Tanti i milanesi illustri raffigurati: tra questi Elda Mazzocchi Scarzella, che istituì, a Milano, un Centro di assistenza per le madri arrivate dai campi tedeschi con figli concepiti durante la prigionia. Il murale è anche un inno alla libertà d'espressione attraverso i volti simbolo di giornalisti come Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, Anna Politkovskaja, Walter Tobagi e di attivisti come Patrick Zaki. (ANSA).