Cade da impalcatura, muore operaio nel centro di Roma
(ANSA) - ROMA, 28 DIC - Un volo di diversi metri prima di finire a terra nel cortile interno di un condominio nel centro della Capitale. Nuova tragedia sul lavoro stamattina. Un operaio di 52 anni, Piero Peruzza, è morto dopo essere precipitato da un'impalcatura. Erano da poco passate le 9.30 quando un collega ha sentito un forte schianto. Pochi istanti e subito la terribile scoperta. Inutili i soccorsi per la vittima. Sul posto vigili del fuoco e poliziotti del commissariato Esquilino che hanno effettuato verifiche sul ponteggio per accertare l'esatta dinamica dell'accaduto. Si ipotizza che l'operaio sia precipitato da una passerella al settimo piano. Il ponteggio è stato posto sotto sequestro. Sono in corso indagini per stabilire eventuali responsabilità. E l'ennesima tragedia sul lavoro ha sollevato una serie di reazioni. L'assessore regionale al Lavoro, Claudio Di Berardino, nell'esprimere vicinanza alla famiglia di Peruzza ha sottolineato: "per scongiurare il ripetersi di incidenti mortali sul lavoro come Regione continuiamo a lavorare convocando per l'inizio del nuovo anno una riunione conclusiva del Tavolo Salute e Sicurezza per definire un Protocollo sulla contrattazione preventiva relativa all' organizzazione del lavoro in sicurezza". E ha poi aggiunto: "come assessorato chiediamo di dare immediata attuazione al vademecum in materia di edilizia già definito - ha aggiunto Di Berardino -.Uno strumento con delle indicazioni ben precise per imprese e lavoratori da seguire per prevenire questo tipo di morti sul lavoro, che avvengono soprattutto in campo edile". Nicola Capobianco, segretario generale della Filca Cisl di Roma, ha sottolineato che quello di oggi è "l'ottavo incidente mortale nell'edilizia a Roma e provincia. Era dal 2009 - ha sottolineato - che non si raggiungeva un numero cosi alto. Una strage silenziosa a cui concorrono controlli occasionali, affidati a personale numericamente esiguo e ritardi nell'applicazione della normativa". "In 50 giorni nella provincia di Roma sono morti quattro operai, tre per cadute dall'alto - ha proseguito - . Non si può morire per lavorare". Per la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl di Roma Capitale e Rieti e la Uil del Lazio, il 2021 è stato un "anno nero" per le morti sul lavoro. Mentre per Giovanni Barbera, membro del Comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista, "contro questa strage non bastano le lacrime di coccodrillo". "Bisogna potenziare tutte le strutture deputate ai controlli e alla prevenzione degli infortuni sul lavoro, escludere dagli appalti pubblici le imprese che si rendono responsabili delle suddette violazioni e inasprire sanzioni e pene" ha concluso. (ANSA). YF1-NM/ S0B QBXB (ANSA).