Egitto: sorella Fattah, mia madre o diplomatico Gb lo vedano
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - "Siamo appena stati informati dagli agenti penitenziari che un intervento medico è stato attuato su Alaa mettendone a conoscenza gli organi giudiziari. Nostra madre dovrebbe poterlo vedere, o qualcuno dell'Ambasciata britannica in Egitto, per consentirci di capire il suo vero stato di salute". Così Mona Seif, la sorella dell'attivista britannico egiziano in carcere, su twitter. Alaa Abdel Fattah, una figura chiave nella rivoluzione egiziana del 2011 e il più noto detenuto politico del Paese, dopo diversi casi giudiziari e incarcerazioni da ultimo è stato condannato a cinque anni di reclusione nel dicembre scorso per "diffusione di notizie false" condividendo su Facebook un post su presunte brutalità della polizia egiziana. Il 2 aprile il dissidente ha intrapreso uno sciopero della fame parziale divenuto totale dal 1 novembre. Da domenica scorsa, in coincidenza con l'inizio della COP27 a Sharm el-Sheikh, ha avviato anche uno sciopero della sete che - se non lo interrompe - lo condurrà alla morte prima della fine della Conferenza Onu sul clima. La famiglia ha segnalato da giorni la circolazione di "voci" circa una sua "alimentazione forzata". (ANSA).