Giusy Ferreri, torno a Sanremo per spiazzare con una nuova me
(ANSA) - ROMA, 21 GEN - "Ho aspettato due anni, ma ora è tempo che Cortometraggi veda la luce". Giusy Ferreri, a cinque anni da "Girotondo", è pronta a rimettersi in gioco, come ama fare da sempre, con una veste sonora nuova, nuovi spunti, nuove idee. "Il disco era pronto da parecchio, ma c'è stata la pandemia, lo stop di tutto e allora ho voluto attendere tempi migliori anche per poterlo presentare live. E' passato un anno, ne sono passati due... ora, anche se la situazione non è quella che speravamo, ho deciso di pubblicarlo perché ho voglia di far sentire cose nuove". Cortometraggi, che esce il 18 febbraio per Columbia-Sony Music, subito dopo la partecipazione al festival di Sanremo con il brano Miele, è il suo sesto album di inediti. "Il titolo - spiega la cantante - nasce dai miei concerti. Ogni brano che presento è un piccolo viaggio musicale, che racchiude concetti, situazioni, stati d'animo dai sapori e dalle atmosfere differenti. Insomma, volevo un disco che suonasse come i miei live". E' anche grazie a Cortometraggi che Giusy Ferreri è tornata al festival di Sanremo. "Non mi piace partecipare tanto per farlo, senza che ci sia un progetto alle spalle", spiega l'artista che si è affidata a compagni di lavoro ben rodati. Il brano, infatti, è scritto da Federica Abbate, Davide Petrella e dagli immancabili Takagi e Ketra, ideatori di Amore e Capoeira, Jambo, Shimmy Shimmy che l'hanno incoronata regina delle hit estive. "Loro due mi hanno permesso di andare oltre la mia vena malinconica e introspettiva. Però per questo brano ho chiesto di provare a vedermi in una dimensione diversa, più invernale. Un pezzo più da baita di montagna che da chiosco in riva al mare". Il risultato è un pezzo più acustico, un po' folk, dal sapore retrò. "Per spiazzare come ho sempre fatto quando ci si aspettava qualcosa da me e io sono andata in un'altra direzione". Nella serata delle cover, accompagnata da Andy dei Bluvertigo, Giusy Ferreri interpreterà "Io vivrò (Senza te)", di Lucio Battisti. "Un brano molto intenso, tra i più belli ed espressivi del repertorio della musica italiana". (ANSA).