Iran, L'Aquila in piazza,sit-in e concerti per diritti donne
(ANSA) - L'AQUILA, 22 OTT - Un ordine del giorno approvato all'unanimità in consiglio comunale, un sit-in in piazza Duomo e un concerto all'Auditorium per ribadire la condanna della violenza sulle donne iraniane e sulla popolazione. L'Aquila esprime così vicinanza alle vittime della repressione da parte della polizia iraniana. Di qui l'ordine del giorno proposto in consiglio da Stefania Pezzopane, consigliere comunale Pd. Un documento, sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, che invita a sollecitare il governo italiano "a esprimere una forte condanna di questi terribili fatti a danno di giovani donne inermi e a prendere una netta posizione di condanna degli assassini politici compiuti oggi e nel passato dal regime iraniano". Inoltre, l'ordine del giorno invita a chiedere al governo che solleciti la comunità internazionale "ad adottare provvedimenti urgenti per fermare l'uccisione di massa di giovani iraniane e iraniani; solo nel 2022 sono state effettuate 414 esecuzioni capitali di cui 12 nei confronti donne e 2 di minori". "Mi sono occupata della vicenda iraniana anche in Parlamento da coordinatrice del gruppo interparlamentare appositamente costituito per seguire le vicende - ricorda Pezzopane, ex onorevole Dem - Ho partecipato ai raduni promossi dal Consiglio nazionale della Resistenza iraniana a Parigi e Tirana. Ho conosciuto donne forti, resistenti, mie sorelle. Purtroppo molte donne stanno pagando con la vita il loro coraggio". Ieri sera, il pianista iraniano Ramin Bahrami, all'Aquila per un concerto con I Solisti aquilani, ha detto: "Vorrei dedicare questo concerto alla mia terra natale, flagellata da dei criminali, sperando che la Mesopotamia, culla della civiltà Indoeuropea, torni a essere maestra di libertà". Questo pomeriggio, in piazza Duomo ci sarà un sit-in dal titolo "The time has come - L'Aquila sostiene l'Iran". "Sentiamo il dovere - affermano i promotori - di supportare le richieste di cambiamento dei popoli dell'Iran a partire dallo splendido protagonismo delle donne che con la loro autodeterminazione stanno mettendo in discussione il regime". (ANSA).