L'Irlanda apre all'invio di suoi peacekeeper in Ucraina
(ANSA) - ROMA, 06 MAR - Il premier irlandese Micheal Martin ha aperto alla possibilità di inviare in Ucraina un contingente simbolico di truppe di Dublino, visti i numeri ridotti dell'esercito della Repubblica, all'interno di un piano di pace per porre fine al conflitto con la Russia che preveda il dispiegamento di una forza di peacekeeping. Il primo ministro lo ha detto a margine di un vertice anglo-irlandese col suo omologo britannico Keir Starmer in programma oggi a Liverpool, a cui prendono parte anche importanti componenti dei governi dei due Paesi al fine di rilanciare gli stretti legami tra Londra e Dublino. "Se ci fosse un cessate il fuoco o se le ostilità cessassero, l'Irlanda è disposta a partecipare al mantenimento della pace, ma non a una forza di deterrenza", ha precisato Martin. Fra l'altro il nuovo governo irlandese, che ha riproposto la rodata alleanza tra i due principali partiti di centro-destra, il Fianna Fail e il Fine Gael, sta discutendo, alla luce degli eventi internazionali e della svolta impressa dalla nuova amministrazione Usa di Donald Trump, di rivedere l'attuale meccanismo, chiamato "triple lock", che richiede l'approvazione delle Nazioni Unite per lo schieramento all'estero dei soldati della Repubblica in operazioni di mantenimento della pace. Il tema è molto delicato dal punto di vista politico, in quanto il meccanismo in vigore è considerato come uno dei fondamenti della neutralità militare irlandese. Nel corso del summit di oggi, il primo dopo l'insediamento del governo laburista britannico di Starmer avvenuto il luglio scorso, vengono annunciate nuove collaborazioni nell'ambito della produzione di energia offshore fra i due Paesi, oltre a investimenti dell'Irlanda nel Regno Unito per un valore di 185,5 milioni di sterline, capaci di creare più di 2.500 posti di lavoro. (ANSA).