Maxi-sequestri per 72 tonnellate di pesce importato in Italia
(ANSA) - LIVORNO, 06 NOV - Stretta della Direzione Marittima di Livorno sui controlli dei prodotti della pesca importati da altri Paesi e commercializzati in Italia. Due importanti operazioni, coordinate dalla Direzione Marittima di Livorno al Comando dell'Ammiraglio Gaetano Angora, sono state eseguite tra la Toscana e le Marche e hanno visto impegnati i militari della Guardia costiera di Livorno, Venezia, Ancona e San Benedetto del Tronto, congiuntamente ai funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) di Livorno in servizio presso il Reparto antifrode. In una verifica svolta a un terminal del porto di Livorno, l'attenzione degli investigatori si è concentrata su una grossa partita di prodotti ittici congelati provenienti dal Senegal, importati in container refrigerati. Dentro sono state individuate varie specie ittiche, tra le quali polpo Indopacifico, Halibut, Pesce Pettine e Seppie, per un totale di circa 35 tonnellate. I pesi verificati e le specie ispezionate risultavano nettamente differenti rispetto a quelle indicate nella certificazione di cattura e nei documenti di tracciabilità presentati alla dogana. È stato pertanto necessario procedere con lo svuotamento totale dei container per ottenere un riscontro oggettivo e preciso della merce importata. Quest'ultima operazione è stata eseguita, in prima battuta, presso il porto di Livorno e terminata, a seguito del trasferimento della merce, presso la sede dell'importatore, dove sono intervenuti i militari della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto e i funzionari della locale sede operativa territoriale coordinata dall'Ufficio delle Dogane di Civitanova Marche. L'intera merce è stata sottoposta a sequestro amministrativo e all'importatore è stata comminata una sanzione pecuniaria. La seconda operazione è scaturita invece da un'attività investigativa condotta inizialmente dalla guardia costiera di Venezia che ha puntato i riflettori sull'autenticità delle informazioni presenti su confezioni di polpi provenienti dall'India trovati sul mercato veneto e distribuiti da un importatore di Firenze. Dalle analisi del Dna eseguito su alcuni campioni risulta che il genere e la specie dei cefalopodi indicati nella documentazione di tracciabilità erano differenti rispetto a quelli destinati al commercio. L'intera partita, corrispondente a circa 37 tonnellate è stata sottoposta a sequestro amministrativo. L'importatore, sanzionato, deve giustificare il motivo della predetta irregolarità altrimenti la merce gli viene confiscata. (ANSA).