Muccino, A casa tutti bene, una serie sulla famiglia
(ANSA) - ROMA, 14 DIC - "Avevo l'ambizione di fare una serie che avesse lo stesso impianto e lo stesso linguaggio narrativo di quello cinematografico: non ho voluto ammorbidire i dolori, gli spigoli, la sgradevolezza dell'essere, ho puntato a portare il cinema in televisione. Si crea un'operazione empatica con i personaggi, viaggiamo insieme a loro, è un gioco di specchi. E' interessante portarla a un pubblico magari più giovane rispetto a quello che mi segue al cinema". Lo ha detto Gabriele Muccino nel presentare A casa tutti bene, la serie da lui diretta, scritta con Barbara Petronio, Andrea Nobile, Gabriele Galli e Camilla Buizza, e tratta dall'omonimo film. "La famiglia, con tutte le sue amarezze e le sue contraddizioni, è la vera protagonista di A casa tutti bene", ha aggiunto il regista. Al centro della storia, due nuclei famigliari: i Ristuccia, proprietari da 40 anni di uno dei più rinomati locali della Capitale, e i Mariani, che reclamano un posto all'interno dell'attività minacciando di far riemergere un terribile segreto dal passato dei Ristuccia. La storia ruoterà attorno al conflitto, ma anche attorno a un crescendo di emozioni che metteranno in discussione legami che fino a quel momento sembravano saldissimi. Con un cast ricchissimo che va da Laura Morante e Francesco Acquaroli nei ruoli di Alba e Pietro Ristuccia, a Francesco Scianna, Silvia D'Amico e Simone Liberati in quello dei figli Carlo, Sara e Paolo; da Euridice Axen a Francesco Martino, da Laura Adriani ad Antonio Folletto, fino a Emma Marrone, Milena Mancini e Valerio Aprea. Gabriele Muccino riprende l'impianto narrativo del suo film del 2018 ampliandolo, stratificandolo e dissezionandolo per renderlo una storia lunga 8 episodi. Antonella D'Errico (Sky) ha sottolineato: "E' la prima volta di un family drama per Sky, un genere tipico della serialità americana. Abbiamo iniziato a scrivere subito la seconda stagione". (ANSA).