Nella Trento del Festival scendono in piazza pacifisti e no tav: "Fermiamo la guerra"

Nuovo momento di contestazione, questo pomeriggio, nel cuore di Trento, durante le giornate "arancioni" del Festival dell'economia. Il corteo è sfilato in centro città, da piazza Dante, con striscioni contro la guerra, contro l'alta velocità ferroviaria, contro la corsa al riarmo. "Fermiamo la guerra: impediao l'invio di armi e imponiamo il cessate il fuoco", si leggeva sullos triscione che apriva il corteo.

"Tav e riarmo viaggiano sugli stessi binari, fermarli spetta a noi", recitava un'altra delle scritte che hanno attraversato la città.

Annunciando l'iniziativa, l'Assemblea contro la guerra ha scritto, fra l'altro: "Siamo ormai sul piano inclinato in fondo al quale c'è la Terza guerra mondiale. Mentre ancora infuriano i combattimenti in Ucraina tra l'esercito russo e un fronte bellico sostenuto da 31 Paesi della Nato, si prepara lo scontro diretto tra Usa e Cina. Le esercitazioni militari (in Italia, in Germania, nell'Est europeo, nell'Indo-Pacifico) si fanno sempre più imponenti. I piani di riarmo crescono a scapito di salari, pensioni, sanità". Non mancano le critiche alle visioni economiche, politiche e sociali veicolate dal Festival trentino, accusato di dare spazio a chi favorisce le dinamiche criticate dagli attivisti, come il governo Meloni, presente in massa alla kermesse. [fotogallery di Alessio Coser]