Opera di Jan Fabre nella Cappella del Tesoro di San Gennaro
(ANSA) - ROMA, 02 MAR - Le radici del Barocco napoletano si uniscono da oggi a quelle del Barocco contemporaneo dell'artista fiammingo Jan Fabre con due opere che vanno ad arricchire la Real Cappella del Tesoro di San Gennaro e la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio, a Napoli. Si tratta di 'Per Eusebia' e 'Il numero 85 (con ali d'angelo)', due installazioni permanenti realizzate grazie alla donazione dell'artista, insieme a Gianfranco D'Amato e Vincenzo Liverino. L'allestimento delle opere, a cura di Melania Rossi, porta Per Eusebia al Duomo di Napoli, nella Cappella dedicata al Santo Patrono della città, accanto a opere pittoriche di Domenichino e Lanfranco, a più di cinquanta sculture e statue di santi compatroni e ai quattro quintali d'argento dei cosiddetti Splendori della Cappella del Tesoro di San Gennaro. La seconda scultura, Il numero 85 (con ali d'angelo), occupa invece una nicchia a sinistra dell'altare della Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio, contribuendo a sottolineare l'aura mistico-sacrale dell'ambiente circostante. Per Eusebia (2022) è un pannello completamente realizzato in un cesellato mosaico di corallo rosso del Mediterraneo, allestito nell'Antisacrestia in cui sono custodite le chiavi che aprono la cassaforte contenente l'ampolla con il sangue di San Gennaro, oggetto di culto e devozione popolare. Il numero 85 (con ali d'angelo) (2022) è un'altra scultura in corallo rosso del Mediterraneo che sembra una diretta discendente di un'altra scultura custodita nella chiesa, il cosiddetto Teschio Alato realizzato da Dionisio Lazzari per l'altare maggiore nel 1669. E' composta da un teschio umano da cui lati spuntano delle lunghe e affusolate ali; sulla fronte il numero 85, il cui significato numerologico è da ricondursi alle anime del Purgatorio, e che stabilisce un contatto diretto con il culto dei morti, o meglio delle anime. Per Eusebia e Il numero 85 (con ali d'angelo) sono accompagnate da un catalogo con saggi di Angela Tecce, Melania Rossi, Marino Niola, Sara Liuzzi, edito da Electa e realizzato grazie al contributo di Studio Trisorio. (ANSA).