Primo San siro di Max Pezzali è festa anni '90
(ANSA) - ROMA, 16 LUG - Dall'allegria genuina, Max Pezzali è il ragazzo di sempre e non ha bisogno di effetti speciali: si apre su 'La lunga estate caldissima' la prima delle due date a San siro da 60mila biglietti venduti. Per l'artista è la prima volta nel 'tempio' milanese, ma i trent'anni di carriera sono dalla sua parte: è a casa.San siro intera ha le braccia al cielo su 'Sei un mito' mentre il corpo di ballo si trasforma nei 'mitici' Arbre Magique. Tra la folla, si riconoscono le magliette, gialle e nere, degli 883. "Stessa storia, stesso posto, stesso bar". Poche note, inconfondibili, e già ondeggiano le prime di torce dalle tribune sui toni nostalgici di 'Gli anni'. "Siete un colpo d'occhio straordinario" nota Max. È una festa colorata quella che accompagna 'Rotta per casa di Dio'. Alle spalle di Max corre il tachimetro di un'auto che sfreccia verso un groviglio di luci. Da 'Una canzone d'amore' a 'Come mai', sulla bocca di San siro c'è tutto lo struggimento degli amori adolescenziali, mentre 'Come deve andare' ha il sapore di una chiacchierata. Max Pezzali canta e si gode ogni parola dei suoi classici. "Era l'8 giugno 1990, il mondiale delle notti magiche. Argentina-Camerun era la partita. Migliaia di persone venute a vedere il divo, Diego Armando Maradona. E lassù, al terzo anello c'ero io. Ma non ero solo, ero con il mio migliore amico". Appare il compagno degli 883, Mauro Repetto, che corre, salta, e torna da Max per uno sguardo complice. E mentre una rossa ragnatela pulsa alle spalle dei due, tutti riconoscono la "solita notte da lupi nel Bronx" che prelude a 'Hanno ucciso l'uomo ragno'. Si accavallano le strofe, dalla voce dell'uno o dell'altro, di 'Non Me La Menare', '6 Uno Sfigato', e ancora 'Weekend / S'Inkazza / Jolly Blu'. È la volta di "due ragazze che mossero i primi passi artistici con noi per poi diventare due artiste internazionali" le introduce Max. E con il "Ciao San siro" di Paola e Chiara può partire: 'Nord Sud ovest est' ha il sapore di una rimpatriata tra vecchi compagni, che cantano vicini, fino al ritmo familiare di 'Tieni il tempo'. Max torna protagonista per cantare 'La regola dell'amico' che, tutti sanno: "Non sbaglia mai". Un breve accenno a 'Disco inferno' per poi attaccare con 'Bella vera' e ancora 'Nella notte'. Arriva un momento più intimo, un medley acustico: scivolano sulla chitarra 'Nient'altro che noi', 'Eccoti', 'Io ci Sarò' e 'Se tornerai'. Sembra di vedere tutta San siro stretta attorno a un falò. Ed ecco che ci si ritrova al Celebrità. Tutti la riconoscono, la "bella e magnifica, senza un'età". Poi si riparte piano con 'Ti sento vivere', ma arriva ancora un ospite: "Un amico fraterno con cui ho condiviso gran parte degli anni '90". Un sincero abbraccio suggella il trionfo dell'amicizia con J-Ax, mentre già parte l'ultima collaborazione tra i due da disco di platino 'La mia hit'. "Io e Max siamo amici veramente" ci tiene a dire Ax, prima di intonare, ancora insieme, 'Sempre noi'. Di nuovo solo, Max Pezzali intona 'Quello che capita' e 'Sei fantastica'. Un momento di buio, e il pubblico comincia a cantare, ancora prima dell'artista, sugli accenni di 'Nessun rimpianto'. 'Con Un Deca' lascia spazio alla dimensione evocativa di 'Il grande incubo', l'occasione per presentare la band che diventa, ironicamente, protagonista di vecchi horror. Si arriva a 'La dura legge del Gol', ultimo brano prima del saluto finale: una versione acustica di 'Gli anni'. Tutti sono di nuovo sul palco e la serata termina come era stato promesso, con un abbraccio tra amici. (ANSA).