Viaggio nella storia a 80 anni dall'armistizio
(ANSA) - ROMA, 02 SET - "Il governo italiano, riconosciuta l'impossibilità di continuare l'impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower. La richiesta è stata accolta". Questo l'annuncio diffuso l'8 settembre 1943 dai microfoni dell'Eiar. In realtà a nessuno fu veramente chiaro che cosa si dovesse fare, e i primi a pagarne le spese furono i soldati italiani. Nella stessa notte il Re fuggì da Roma con la Regina, il principe Umberto, il maresciallo Badoglio e lo stato maggiore al completo. Lasciato senza comandi l'esercito italiano si sfasciò. Con l'illusione della pace, gli italiani si avviarono verso un lungo periodo di bombardamenti, rappresaglie, stenti e guerra civile. In occasione degli 80 anni dell'armistizio tra Alleati e Italia, Focus Mediaset propone uno speciale, in onda il 7 e l'8 settembre in prima serata. Nelle due puntate si ricostruiscono gli avvenimenti storici, militari, politici, economici, sociali e culturali che hanno caratterizzato il 1943: eventi che hanno segnato radicalmente la storia del nostro Paese, i cui effetti e conseguenze ancora oggi incidono sulla cultura politica. Lo speciale a cura di Carlo Gorla, con la regia di Roberto Burchielli e la produzione di Paola Tancioni, è condotto da Tommaso Cerna che accompagna il pubblico nei luoghi simbolo dell'armistizio - da Roma a Salò, da Torino a Milano e al bunker di Monte Soratte, oggi museo - attraverso rarissimi materiali d'epoca, filmati e materiale fotografico di archivio provenienti da Istituto Luce, Cineteca Milano, Getty Images, e il repertorio storico di fondazioni e archivi Mediaset. Le due puntate ci fanno viaggiare a ritroso nel tempo e ci fanno rivivere l'anno 1943 con una cronaca dettagliata ed evocativa e attraverso interpretazioni di autorevoli storici e testimonianze dirette di esperti di storia militare, politici e protagonisti della cultura italiana come Fausto Bertinotti, Giordano Bruno Guerri, Vittorio Sgarbi, Gianni Vattimo, Massimo Cacciari, Renzo Arbore, Pupi Avati, Pippo Baudo e Achille Occhetto. (ANSA).