La visione che ha portato alla nascita dell’A22
La lettera al direttore
La visione che ha portato alla nascita dell’A22
Egregio Direttore, da molti mesi ormai l’Autostrada del Brennero costituisce argomento di cronaca e discussione, quindi al centro dell’attenzione di molti lettori. E certamente non è cosa di poco conto. Anzi è un tema di vitale importanza per la nostra Regione.
Il rinnovo della concessione in favore delle comunità locali, a mio avviso, dopo l’iter tortuoso degli ultimi anni, dovrebbe trovare finalmente il tanto auspicato epilogo. Non soltanto per la gestione eccellente che ha contraddistinto il sessantennio di vita dell’A22, ma anche perché essa è frutto esclusivo dell’iniziativa locale. Sono stati Tullio Odorizzi, allora Presidente della Regione e Donato Turrini, assessore ai lavori pubblici della Regione che l’hanno fermamente voluta, mentre a livello nazionale non era considerata necessaria, né tanto meno prioritaria.
Ed è stata realizzata con risorse delle comunità locali, affrontando rischi non di poco conto, se soltanto dopo vent’anni dall’inizio dei lavori e cioè nel 1984 il bilancio della Società Autobrennero è andato in pareggio. Credo sia doverosa memoria storica ricordare tutto questo e soprattutto dare atto ai politici sopra richiamati di aver operato scelte strategiche fondamentali, che hanno permesso di realizzare un’opera che accompagna l’Italia in Europa.
Renato Lochner
Oggi mancano visionari
Ha fatto bene a ricordarci che molte grandi imprese non sarebbero state possibili senza la tanto vituperata (oggi, perché al tempo c’era un profondo rispetto per le istituzioni) politica. Mi viene in mente una frase di Victor Hugo: «Le visioni di oggi sono la realtà di domani». Ecco, oggi forse mancano visionari. Persino questa parola ha assunto un’accezione negativa. E invece è una parola piena di immaginazione, piena di futuro, piena di asticelle che si alzano oltre l’abbaino della fantasia. Dimenticavo: le sue parole fanno tornare in mente anche il ruolo della Regione. Le cose vanno avanti. La storia va avanti. Ma l’importanza delle due Province - che ha un senso istituzionale ben chiaro - ha in un certo senso travolto anche la sola idea che si possa ragionare in termini più ampi: per un’autostrada, per un aeroporto, per molto altro.
a.faustini@ladige.it