Sgarbi è proprio indifendibile e chi lo giustifica sbaglia
La lettera al direttore
Sgarbi è proprio indifendibile
Leggo in Lettere del 24 dicembre, l’accorata lettera di un certo Giannantonio Radice, certamente uomo della destra trentina, Forza Italia o simili, sicuramente in sintonia con la giunta Fugatti, che minimizza le schizofrenie di Sgarbi, sgarbi quotidiani contro qualcuno o qualcosa lo irriti.
Anche oggi, un filmato che appare su testata trentina solo online, lo fa vedere mezzo nudo che blatera contro l’areoporto Catullo, per non aver trovato la schiuma da barba. Improponibile. Questa persona, oggi purtroppo presidente del Mart, è un’ignominia per la politica e per il Paese.
La storia d’Italia ci insegna che l’educazione e la moderazione sono un nostro patrimonio e che irridere,offendere con parole oltraggiose e talvolta blasfeme, non fa parte della nostra educazione. E van punite. Se da ragazzi la parolaccia e la bestemmia venivano,dai nostri genitori, dapprima corrette verbalmente, poi,se reiterate, arrivava una punizione come il castigo. Comunque linguaggi scurrili non erano tollerati. Nei locali pubblici la bestemmia e le parolacce venivano addirittura sanzionate dalla polizia. Sarebbe giusto sanzionare pesantemente tali comportamenti irriguardosi.
Quindi credo fermamente che certe lettere siano da cestinare, perché semplicemente abominevoli ed inutili.
Ruggero Bortolotti - Cognola
Sgarbi è Sgarbi, altro non può diventare
Capisco la sua ultima osservazione, ma continuo a pensare che questa rubrica sia - anche - uno specchio. E uno specchio riflette sicuramente le immagini che ci sembrano belle, ma anche quelle che detestiamo (e che agli occhi di altri magari risultano bellissime). In quanto a Vittorio Sgarbi, continuo a pensare che sia abilissimo nel recitare la parte di.. Sgarbi. Riesce a essere, nello stesso istante, una cosa e il suo contrario. Così facendo, diventa l’ospite prezioso che ogni televisione vuole, ad esempio, per far crescere gli ascolti. Perché - e aggiungo purtroppo - la parolaccia o la scurrilità, in generale, colpiscono ancora e fanno volare gli ascolti. Ma Sgarbi non è solo parolaccia o invettiva, questo va pur detto. E oggi - essendo appunto già diventato Sgarbi da tempo - potrebbe tranquillamente fare a meno di recitare la parte dello scostumato volgare e insolente per essere solo l’esperto d’arte di cui nessuno mette in dubbio le conoscenze. In quanto al Mart, ripeto ciò che ho detto molte altre volte. È presto per dare un giudizio sulla sua presidenza. Non si giudica una festa dai fuochi d’artificio. Però il presidente Fugatti può chiedergli una cosa: di comportarsi in modo diverso almeno da presidente del Mart. Ma Sgarbi, come dimostrano le varie cariche che in contemporanea ricopre, è anche molte altre cose e dunque escludo che possa, all’improvviso e come per magia, diventare qualcosa di diverso. Infine: chi chiama Sgarbi non può aspettarsi qualcosa di diverso da Sgarbi.
a.faustini@ladige.it