Anche se me l'aspettavo, conoscendo ormai la tipicità della popolazione tra cui vivo, mi ha irritata la piaggeria dei media (esclusi forse i locali) all'arrivo del nuovo premier.

Però mi ha anche divertita, in quanto è stato uno spettacolo veramente comico. Mi sembra però che il signor Draghi non ci stia a esibirsi in quella "commedia dell'arte" per cui l'Italia è famosa nel mondo e in cui i personaggi pubblici italiani sono così versati.

Vedremo quindi - e nell'immediato vista l'urgenza - se un banchiere da una vita, molto edotto nelle cose della finanza, saprà volgersi anche ad altre, di cose, almeno del pari importanti, come la giustizia sociale, la solidarietà e la salvaguardia della terra su cui siamo, come alla nostra possibile sopravvivenza.

E vedremo se la gloria da cui, ancor prima di toccar palla e prima di aprire bocca è circonfuso, sarà vera.

A domani l'ardua sentenza.

M. Grazia Leonardi

 

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La sfida è sanitaria, sociale e ambientale

 

 

Gli italiani (e anche i giornalisti fanno parte del popolo) sono così: partono sempre con la luna di miele. Poi, di solito, diventa una luna di fiele.

 

Nello specifico - premesso che un presidente va giudicato di giorno in giorno sui fatti e non, come dire, sul suo più o meno strepitoso passato - diciamo che la storia di Draghi sembra una sorta di assicurazione sulla (nostra) vita.

Ma la storia insegna quanto sia difficile non solo governare gli italiani, ma anche renderli felici: le due cose sembrano infatti fra loro spesso incompatibili.

Però lei ha ragione: la vera sfida è prima di tutto sanitaria, sociale e ambientale. E su questo, senza piaggeria ma con la consueta attenzione, cercheremo di giudicarlo. Con la speranza di poter uscire in fretta dal tunnel della pandemia per poter pensare, tutti, alle varie emergenze che abbiamo davanti.

lettere@ladige.it