Una perdita netta sul 2015 pari a 1,6 miliardi euro, il dividendo agli azionisti tagliato del 97%: dopo l'accordo concluso con gli Usa, Volkswagen si lecca le ferite per il Dieselgate, lo scandalo delle emissioni scoppiato lo scorso settembre, quasi triplicando gli oneri straordinari per farvi fronte.

«Le attività del gruppo Vw sono in gran forma come mostrano chiaramente i risultati dell'esercizio scorso al netto degli oneri straordinari», ha detto l'ad Matthias Mueller dopo la presentazione dei conti 2015, un anno chiuso con un risultato operativo stabile a 12,8 miliardi, ma con un capovolgimento del risultato netto, che va in rosso per la prima volta dal 1993, dopo l'utile netto di 10,8 miliardi del 2014. È lo scotto da pagare per lo scandalo delle emissioni, le cause aperte, i rimborsi, le sostituzioni meccaniche e gli accordi con gli avvocati. Il cui conto, almeno per ora, sale a 16,2 miliardi di euro.