Vigneti trentini: meno volumi, ma c'è qualità
Meno quantità, ma qualità confermata. Le gelate di primavera, poi la gran secca, infine la grandinata devastante: annata agraria così maledetta non si vedeva da anni. Tuttavia, tra i vigneti del Trentino si guarda alla vendemmia con un discreto ottimismo.
La raccolta delle uve è già stata avviata in alcune aziende. «Sono appena rientrato da un giro tra i vigneti» spiega Goffredo Pasolli , dell'Azienda vinicola Gaierhof di Roveré della Luna, presidente dell'Associazione degli enologi del Trentino e responsabile «Cantine Ferrari ha già iniziato il 13 agosto nelle zone precoci di collina attorno a Trento, con le uve base spumante. Noi, con l'uva Chardonnay base spumante, inizieremo lunedì 21, nella zona di Pressano. Credo invece che, per il Pinot Grigio qui a Roveré, partiremo il 28 agosto. Ma quale scenario si prospetta? «Le gelate di primavera, come ha confermato il Consorizio vini in giugno, hanno interessato il 10% delle superfici, vale a dire circa un migliaio dei 10.600 ettari a vigneto, di cui 5-600 in modo grave. Si presume quindi di aver perso il 10% della produzione. Poi, le grandinate recenti, con zona più colpite e altre meno. Si può parlare di un calo quantitavo tra il 10 e il 20%».
E per quanto riguarda la qualità? «I presupposti sono buoni, ottimi» risponde Pasolli «l'incognita è come sempre il tempo, perché questi sono giorni decisivi per la fase finale della maturazione delle uve, facendole rimanere il più possibile in pianta. Le belle notti fresche, l'escursione termica e il clima ventilato bloccano il marciume e aiutano la maturazione. I problemi ci sono dove la grandine a rotto gli acini...». Ma anche in questo caso, aggiunge l'enologo, il Trentino può sfruttare il vantaggio della produzione agricola artigianale: «Da noi, si lavora ancora manualmente, prima con la defogliazione del vigneto, poi nella selezione in pianta delle uve. Il risultato è che in cantina arriva un buon prodotto. Anche nel 2014, annata brutta, segnata da continue piogge, gli agricoltori fecero un lavoro eccezionale di selezione, presupposto della qualità finale».
«Se il tempo si conferma quello degli ultimi sei giorni» concorda Mauro Varner, responsabile dell'ufficio tecnico di campagna del Gruppo Mezzacorona, 2.800 ettari di vigneti «si può recupare bene. Con la grandine, soprattutto in alcune zone - per noi Ville e Palù in val di Cembra - si sono perse soprattutto foglie, che fanno la maturazione. Ma con il bel tempo si puà recupare». Mezzacorona ha convocato ieri sera i soci per la riunione pre vendemmiale. La raccolta partirà il 21 agosto con i bianchi, Pinot Grigio e Chardonnay. «Tutte le zone dei bianchi sono state colpite in maniera leggera, certe zone del Teroldego sono state battute di più dalla grandine» dice Varner «ma la previsione, alla produzione scarsa del 2016, è di arrivare a quantitativi simili al 2015. Se ci sarà, per noi sarà un calo leggero».