Vallarsa, capre sbranate dai lupi sotto casa
I lupi in Vallarsa sono stati visti da più parti nelle ultime settimane. Gli avvistamenti da parte dei residenti si sono susseguiti da Matassone a Ometto, dove gli animali si sarebbero spinti fino al limitare dei centri abitati. Ma fino ad oggi, anzi fino alla scorsa notte, la loro presenza aveva generato soltanto qualche timore tra gli abitanti. Ieri mattina invece il ritrovamento di due capre sbranate dai lupi, come avrebbe confermato anche un veteriniario, ha concretizzato la paura che il branco che vive nei boschi della valle possa anche aggredire.
Il fatto è accaduto a Foxi, frazione di poche anime vicina all’ormai nota Arlanch che ha dato i natali a miss Italia 2017. Ieri mattina due delle tre capre che pascolano nel prato di una casa disabitata per tenere pulito il giardino sono state trovate senza vita. È la prima volta che succede in Vallarsa, anche per questo l’episodio ha destato maggior clamore. Le due bestie avevano il collo sgozzato e le interiora fuori. «Una i lupi avevano iniziato a mangiarla nella parte posteriore, l’altra è stata aggredita da più parti» racconta un residente che ieri si è trovato i due animali morti a pochi passi da casa.
E proprio questo è l’aspetto che alimenta la paura: i lupi sono arrivati vicino alle case, hanno scavalcato la recinzione che proteggeva le capre.
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«Poi però sarebbero scappati senza completare il pasto perché disturbati dall’abbaiare dei cani», continua a raccontare chi vive lì. «Pochi giorni fa si erano mangiati una volpe poco distante da qui. Abbiamo paura a lasciare liberi i cani e siamo arrabbiati perché non si può far niente».
La paura di chi vive a Foxi è legittima. I lupi nei boschi della Vallarsa sono arrivati quest’anno, si tratta del branco di otto esemplari che già dall’anno scorso aveva iniziato a costituirsi nel gruppo del Carega. È una presenza nuova, dunque, documentata nei giorni scorsi anche dalle immagini della fototrappola posizionata in val di Foxi che ha immortalato quattro lupi la notte del 15 gennaio scorso.
D’altro canto è normale, nel senso che è nella natura dei lupi avvicinarsi ad una casa disabitata attirati dalla presenza di animali da predare. Un normale recinto per loro non rappresenta un ostacolo, mentre una recinzione elettrica può fare la differenza. L’ha fatta in Lessinia, sul territorio veneto, dove da quando gli allevatori hanno preso precauzioni di questo tipo (sono trenta i recinti installati) non si sono verificate predazioni del lupo.
La soluzione è questa dunque, il primo passo verso la meta della convivenza con i lupi che in Trentino sono arrivati spontaneamente. Ma la strada è ancora lunga.
LAV: «TOGLIETE A TRENTO LA DELEGA SU ORSI E LUPI»
In vista del rinnovo delle Camere ormai imminente, la Lav (Lega nazionale antivivisezione onlus) ha lanciato dal Trentino una campagna informativa rivolta a esponenti politici e candidati premier, al fine di promuovere una migliore tutela degli animali domestici e selvatici, favorire un’adeguamento della normativa italiana agli standard dei Paesi del Nord Europa, disincentivare gli allevamenti intensivi e contrastare efficacemente il fenomeno del randagismo.
Denominata «#Ancheglianimalivotano», l’iniziativa è stata presentata nella mattina di ieri a Trento, nella sede dell’associazione locale, quale luogo simbolico in considerazione di quella che è stata definita dai portavoce dell’ente quale «inadeguatezza delle scelte politiche territoriali nella salvaguardia della fauna selvatica». Un riferimento esplicito, più volte richiamato dal presidente nazionale Gianluca Felicetti nel corso della conferenza stampa, all’abbattimento degli orsi Daniza e Kj2. Il progetto della Lav, ad ogni modo, si rivolge agli esponenti politici di tutti gli schieramenti attualmente impegnati nella campagna elettorale, ai quali verrà inviato nei prossimi giorni un manifesto in cinque punti in cui si illustrano una serie di provvedimenti volti a contrastare tutte le forme di sfruttamento degli animali.
«Il nostro obiettivo - ha spiegato Felicetti - è quello di promuovere un cambiamento culturale, sensibilizzando i candidati in merito alla situazione nazionale e mettendo in luce le debolezze dell’ultima legislatura in tema di diritti degli animali. Crediamo, infatti, che una corretta normativa per la tutela degli animali come esseri senzienti, e non come oggetti, sia un indicatore del progresso morale e civile di una società. Fino ad ora, purtroppo, la classe politica si è mostrata in gran parte sorda a questo appello. Ora, cogliamo l’occasione delle elezioni per fare chiarezza sulla questione, rendendo pubbliche le posizioni di ciascun candidato premier e di ogni forza politica».
Le richieste avanzate dall’ente riguardano il riconoscimento costituzione dei diritti degli animali quali esseri senzienti (vietando vendita di cani e gatti e introducendo una figura garante presso la Presidenza del Consiglio dei ministri), la tutela della fauna selvatica (con l’abolizione della caccia), contrastando lo sfruttamento negli spettacoli (come in zoo, circhi e delfinari), l’aggiornamento delle leggi e contrastando qualsiasi forma di crudeltà (compresi gli allevamenti intensivi).
Per quanto concerne poi la situazione provinciale, la Lav chiede che venga tolta alla Provincia di Trento la delega relativa agli animali selvatici, in particolare lupo e orso.
Dal punto di vista pratico, la campagna si comporrà di due momenti distinti. Anzitutto, le proposte verranno inviate a partiti e capilista. Di seguito, le risposte pervenute verranno pubblicate sul portale dell’associazione, in modo da rimanere accessibili a tutti. Verranno inoltre segnalate anche le mancate risposte.