Trattamenti fitosanitari, le proteste dei cittadini
Si sta aprendo la stagione e il mondo agricolo si prepara: si curano le piantagioni e gli impianti e, già per alcune tipologie di coltivazioni si rendono necessari i primi trattamenti con gli specifici prodotti fitosanitari. E, contestualmente, sono giunte presso l’amministrazione comunale anche le prime lamentele e le prime segnalazioni da parte di cittadini che lamentano un uso scorretto o improprio di questi prodotti, specie nelle vicinanze delle abitazioni, invitando gli organi competenti, come la Polizia Locale, a intervenire.
Quanti hanno sollevato il problema chiamano in causa il Regolamento di Polizia Urbana, vigente sul territorio del Comune ormai dal 2014, che regolamenta vari aspetti della vita comunitaria, dalla sicurezza all’igiene pubblica, dal decoro urbano alla cura degli animali, dall’attività agricola all’arte di strada.
Il Capo Quarto del Regolamento, con quattro lunghi articoli, prescrive delle particolari osservazioni per l’attività agricola. Il tutto si potrebbe racchiudere nella frase «Chiunque impieghi prodotti fitosanitari deve adottare ogni precauzione per assicurare la pubblica incolumità ed il rispetto della proprietà pubblica e privata, evitando danni a persone, animali o cose», contenuta nel primo comma dell’articolo 29.
Vi si legge che i trattamenti, così come l’uso di insetticidi e acaricidi negli interfilari, sono vietati durante la fioritura, per tutelare gli insetti pronubi (come le api); è vietato raggiungere con le miscele antiparassitarie edifici pubblici o privati e luoghi pubblici, con l’irrorazione da svolgersi in caso di calma di vento; va osservata la fascia di rispetto di 30 metri da abitazioni, edifici o luoghi pubblici durante l’irrorazione con atomizzatori e nebulizzatori (con possibile riduzione solo in caso di dispositivi per il contenimento della deriva, sistemi a tunnel, in presenza di barriere fisiche come siepi e teli plastici); da inizio maggio a fine agosto inoltre i trattamenti possono essere eseguiti solo prima delle 7.30 o dopo le 19.30.
E, per quanti non rispettano quanto previsto dal Regolamento, sono previste multe da 100 a 600 euro; stesse ammende nel caso di non osservanza dell’articolo 30, che disciplina la corretta prevenzione e protezione dei prodotti.
Se da un lato si rende sempre più necessario l’uso di questi prodotti a causa delle malattie e dei parassiti che colpiscono con sempre più frequenza le coltivazioni, dall’altro è crescente anche l’attenzione dei cittadini nei confronti di questo mondo, potenzialmente pericoloso per la salute umana se sottovalutato.
«La sicurezza di tutti non passa solo attraverso un autovelox o un passaggio pedonale rialzato - precisa il sindaco Roberto Oss Emer - ma anche dal rispetto del Regolamento di Polizia Urbana, specialmente in questo frangente e su questo argomento. Anche se sono già state elevate delle contravvenzioni, davvero poche, sono tuttavia sicuro che i nostri contadini e agricoltori osservano con cura queste prescrizioni per il bene delle persone e dell’ambiente».