Agricoltura, estese a tutta la provincia le misure contro il colpo di fuoco batterico
La Provincia estende a tutto il territorio provinciale le misure fitosanitarie di contenimento contro il colpo di fuoco batterico. Lo ha deciso con una propria determinazione il Servizio agricoltura della Provincia che ha deciso che «la lotta contro il colpo di fuoco batterico e il suo agente patogeno Erwinia amylovora è estesa a tutto il territorio provinciale al fine di prevenire la sua diffusione».
Con lo stesso provvedimento si dice che «è fatto obbligo a tutti i proprietari o conduttori di impianti frutticoli, orti, giardini, siepi, alberature e terreni sui quali sono rinvenibili piante ospiti sintomatiche al colpo di fuoco batterico: di estirpare immediatamente ogni pianta gravemente compromessa; di procedere al taglio a 70 cm al di sotto del sintomo qualora localizzato a parte della pianta; di eseguire la bruciatura tempestiva sul posto dei residui vegetali. Nell'impossibilità di incenerire in loco è possibile trasportare i residui in un altro luogo idoneo utilizzando sacchi contenitivi che isolino il materiale da distruggere».
Non solo «al termine delle operazioni sopra descritte tutti gli strumenti e macchinari, nonché il vestiario, utilizzati per attuare la misura fitosanitaria devono essere sterilizzati in modo idoneo per via chimica o fisica» si legge nella determinazione.
Viene poi detto che «lo spostamento di alveari di api tra frutteti e coltivazioni di piante ospiti è vietato dal 1 aprile al 15 giugno di ogni anno e comunque durante tutta la fioritura delle suddette piante. Lo spostamento in tale periodo è consentito solo se gli alveari sono stati preventivamente tenuti in un locale oscurato e chiuso per almeno 48 ore, oppure in un luogo situato ad almeno 1400 metri di altitudine per almeno 72 ore. Tale periodo di quarantena può ridursi a 24 ore se gli alveari sono stati preventivamente sottoposti ad un trattamento antivarroa con farmaco veterinario autorizzato a base di acido ossalico. È altresì vietato su tutto il territorio provinciale l'utilizzo di nuclei o alveari di api "a perdere"» conclude il Servizio agricoltura.
Sempre sul fronte del settore primario, oggi è previsto un vertice tra le organizzazioni dei contadini e l'assessorato all'agricoltura per discutere del tema dei raccoglitori romeni bloccati a causa dell'ordinanza anti-Covid del ministero della salute.