Si tolgono i teloni al Presena «Ogni anno salvano almeno trenta metri di ghiacciaio»
I tecnici del Consorzio Pontedilegno-Tonale hanno iniziato le attività di rimozione dei teli geotessili che proteggono i ghiacci dai raggi solari estivi, riducendone lo scioglimento. Anche questa volta il risultato è incoraggiante: lo strato di ghiaccio che si è salvato dallo scioglimento ha uno spessore che va dai 3 ai 4 metri.
Anno dopo anno, la superficie di ghiaccio coperta dai teli è cresciuta: dai 40.000 metri quadri del 2014 si sono superati i 100.000 metri di quest'anno. "Siamo felici degli ottimi risultati che i teli geotessili stanno dando" commenta il presidente della società Carosello, Davide Panizza. "L'idea - aggiunge - è nata nel 2008 a partire da un programma sperimentale con la Provincia autonoma di Trento e le università di Trento e di Milano per ridurre o comunque diminuire l'ablazione. Grazie ai teli riusciamo a mantenere una temperatura inferiore, perché riflettendo la luce solare riescono a ridurre la temperatura della neve. Da un confronto tra la condizione del ghiacciaio registrata nel 2008 e quella attuale, emerge che oltre 50 metri di ghiaccio sono stati salvati dallo scioglimento".
La conferma della validità del progetto era stata data già nel 2014 dall'analisi realizzata dai ricercatori universitari: "Il settore coperto con il geotessile ha evidenziato valori medi di albedo (l'unità di misura del potere riflettente di una superficie) di 0,64 contro un valore medio di 0,43 per il resto della superficie glaciale. Il settore coperto in media ha un assorbimento di energia solare del 36% mentre la superficie non coperta ha assorbito il 57% dell'energia solare.
Complessivamente l'azione del telo nel modulare i flussi energetici radiativi assorbiti dal ghiacciaio porta, per il periodo di sperimentazione, ad una riduzione dell'ablazione del 52%".
I lavori di 'svestizione' del ghiacciaio sono iniziati questa settimana e proseguiranno per tutto il mese di settembre.