#tiaspettiamo: gli auguri sulla neve dei maestri di sci
Bloccati in questo scorcio di stagione invernale dalle restrizioni anti Covid, i maestri di sci del Trentino stanno vivendo, come e forse più di altri, un momento difficile. Ma non hanno perso il sorriso né la voglia di guardare al futuro con ottimismo. Per questo hanno girato questo bel video, tutti insieme, da una montagna all’altra della nostra bellissima provincia. Parola d’ordine: #tiaspettiamo.
È l’augurio voluto dal presidente Mario Panizza e dal Consiglio direttivo del Collegio, che riunisce i 2.800 Maestri e le 54 scuole e associazioni che operano a livello locale.
Quest’anno sono state cancellate tutte le manifestazioni legate al Natale e al Capodanno, a cominciare dalle affascinanti fiaccolate che tradizionalmente animano le piste di grandi e piccoli centri sciistici – spiega il Presidente Mario Panizza - e quindi questo video vuol rappresentare anche un modo nuovo per mantenere quel rapporto di amicizia che tradizionalmente lega Maestri di sci e amanti degli sport e delle vacanze sulla neve.
Oltre al tradizionale Buon Anno i Maestri di sci lanciano l’auspicio che si possa velocemente riprendere l’attività sulla neve bloccata a causa del corona virus. La richiesta parte da tutte le Valli del Trentino dove perdere il turismo legato alla vacanza invernale è paragonabile alla chiusura estiva delle spiagge nel resto d’Italia. Ora si spera che con il nuovo anno si possa velocemente tornare alla normalità anche nelle aree in quota, oggi di fatto inattive, tenendo peraltro conto delle necessarie misure di sicurezza.
Contestualmente i Maestri di sci del Trentino sollecitano nuovamente il Governo ad attuare interventi di ristoro finanziari capaci di aiutare una categoria professionale che ormai da quasi un anno è priva di reddito e ha dovuto rinunciare ai preziosi incassi del periodo natalizio, che da soli valgono circa il 50% del movimento economico invernale. Non è difficile comprendere come lo stato d’animo nella categoria oggi oscilli tra la preoccupazione per il difficile momento economico e la delusione per una stagione invernale mai ricca di neve come quest’anno ma di fatto sinora cancellata dalle decisioni governative.