Croce gigante sul Baldo, domenica 12 settembre grande manifestazione dei contrari
Il Comune di Malcesine ha dato l’ok: all’arrivo della funivia l’opera alta 18 metri (come una casa di sei piani), ma si susseguono gli appelli per fermare «la distruzione di un luogo meraviglioso»
MONTE BALDO. Si chiama «Non mettiamoci una croce sopra», ed è una manifestazione di protesta aperta a tutti: domenica 12 settembre alle ore 15, a Tratto Spin, il comitato «Amiche e amici del Baldo» organizza una protesta contro il progetto del Comune di Malcesine di costruire una grande croce all’arrivo della funivia.
Scrive il comitato: «Sui prati di Tratto Spino per dire NO al posizionamento della croce astile di 18 metri. Tuteliamo l'orto botanico d'Europa, patrimonio di cui siamo custodi ed invidiatoci da tutta Europa. Non svendiamolo al business di pochi».
E’ l’ultimo capitolo di una vicenda controversa, che vede la proposta (turistica) di Malcesine osteggiata da diversi attori, a cominciare dalla Sat, ma continuando con il WWF veronese (che ha aperto una raccolta firme contraria), e persino l’apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica di Verona.
Il progetto, in effetti, fa impressione: il manufatto poggerebbe su plinto in cemento di 17 metri cubi, per sostenere un croce in resina alta 18 metri (come un palazzo di 6 piani), in una delle aree più belle del Baldo.
Contro l’opera sono già partiti numerosi appelli all’amministrazione locale, alla Regione Veneto e alla Soprintendenza ai Beni Ambientali affinché si blocchi il progetto, che però ha l’ok dell’Amministrazione del Comune di Malcesine. Che si basa su un «accordo di programma», sottoscritto a novembre scorso dal medesimo comune con la ditta proprietaria e concessionaria dei diritti sulla croce (la PGP2 srl), che prevede «la concessione per 30 anni di 600 metri quadri in uso esclusivo a PGP2 s.r.l., previo svincolo dagli usi civici, accompagnata da ulteriori interventi per essere raggiunta, fruita ed ammirata dal più ampio pubblico possibile con le modalità e le condizioni di seguito descritte».
Oltre al plinto e alla croce, infatti, il progetto di Malcesine prevede anche di realizzare un sentiero che permetta l’accesso alle persone con disabilità che unisca l’arrivo della funivia con la croce ed un nuovo collegamento (non ci sono però progetti) con il santuario della Madonna della Corona.
Insomma: un business (privato), con attrattiva turistico-religiosa, con un unico soggetto che ci guadagnerebbe: la fulvia Malcesina-Baldo.