Turismo / Il tema

Funivia Trento-Bondone: il Comune ci crede davvero? Chiesto un consiglio straordinario per parlarne

Da Alberto Pedrotti del Patt a Michele Brugnara del Pd, richiesta di chiarezza: il sindaco ha annunciato che ci sono quattro ipotesi progettuali, ma servono investitori per realizzare un'opera considerata strategica

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di Domenico Sartori

TRENTO. Un consiglio comunale straordinario, per mettere le carte in tavola sul futuro del Monte Bondone ed in particolare sul progetto del grande impianto funiviario di collegamento con Vason. Attorno al "grande progetto" già si muovono diversi interessi, a valle e a monte, perché si tratta di un'opera, attesa da una vita, su cui si sono accese aspettative le più diverse: di business pur sempre si tratta.

Nelle scorse settimana, il sindaco Franco Ianeselli ha spiegato che sul tavolo ci sono quattro ipotesi progettuali, primo step per attirare investistori con una procedura di Partenariato pubblico privato (finanza di progetto).

Ecco, sulla partita in cui si gioca il futuro del Bondone è bene che si accenda l'interesse anche del consiglio comunale. È la ragione per cui Alberto Pedrotti, capogruppo del Patt, ha presentato al presidente Paolo Piccoli una istanza di convocazione straordinaria del consiglio, «alla presenza di Trentino Sviluppo e degli enti provinciali che a rispettivo titolo stiano seguendo l'iter relativo all'impianto funiviario del Monte Bondone, affinché possano relazionare sulle proposte progettuali in essere». L'istanza è stata condivisa e appoggiata dai consiglieri del Pd-Psi Alessandro Dal Ri, Michele Brugnara, Italo Gilmozzi e Luca Filosi, da Andrea Robol di Trento Viva, Andreaa Fernandez di Europa verde Trento e Renato Tomasi di Azione-Unione.

«La realizzazione dell'opera» si legge nell'istanza «trova la condivisione trasversale di molte forze politiche (...), in un'ottica di valorizzazione del rapporto città-montagna destagionalizzato, di fruizione delle peculiarità naturalistiche e di un turismo sostenibile, nonché di trasporto pubblico locale». La funivia del Bondone, per altro, oltre che essere prevista dal Piano Guida e dalla variante al Prg per lo sviluppo della Destra Adige (ex Italcementi), è pure un obiettivo operativo del Dup (Documento unico di programmazione) 2022-2024 del Comune. Trentino Sviluppo, in passato, aveva considerato più ipotesi, con stazione di partenza da piazzale Sanseverino. Dal collegamento diretto Trento-Vason alla telecabina integrale con fermate a Sardagna, Vaneze e Vason, a quella mediana: funivia fino a Sardagna, telecabina nel tratto a monte.

«L'impianto» è convinto Alberto Pedrotti «ha senso solo se concepito come una strada, seguendo il modello svizzero. Prima, un servizio alla popolazione, solo dopo un servizio per le piste sci. Perché in Bondone c'è un patrimonio immobiliare gigantesco da riqualificare, per farne davvero un quartiere di Trento. Certo, ci sono anche enormi potenzialità turistiche. Si pensi a chi potrebbe arrivare dalla Baviera in treno, portarsi con la bici in quota utilizzando la funivia, e da lì scendere a Riva del Garda. Una grande potenzialità cicloturistica».

Che l'attenzione, anche speculativa, ci sia è confermato da un fatto: «Il solo mettere nel Prg la previsione dell'impianto» spiega Pedrotti «ha sbloccato la vendita all'asta di due alberghi, fermi da dieci anni. Chi ha capitali, si muove».

Del fatto che il Bondone non sia solo sci è convinto anche Michele Brugnara. Il consigliere propone, con una mozione appena depositata, di «avviare in tempi brevi un percorso di approfondimento con enti e soggetti competenti - tra i quali il Muse, Museo delle scienze, l'Apt Trento Monte Bondone, Trentino Marketing, la Circoscrizione Bondone, le associazione imprenditoriali e culturali locale, e altri soggetti coinvolti - finalizzato a valutare e poi a formalizzare la richiesta all'Unesco di riconoscimento del centro astronomico "Terrazza delle Stelle" alle Viote e di inserimento del sito delle Viote nel portale mondiale».

Il consigliere del Pd-Psi ricorda che «Unesco ha istituito nel 2019 un registro mondiale dei "Luoghi collegati al cielo", "Places connected to the Sky" (acronimo Pc2S». Alle Viote, la Terrazza delle Stelle venne inaugurata nell'agosto 2001 e dieci anni dopo il Muse realizzò la cupola che ospita il telescopio. Per Brugnara, il riconoscimento Unesco per le per Viote del Bondone e per la Terrazza delle Stelle nel registro mondiale "Luoghi collegati al cielo" «può portare benefici in termini di maggior tutela del patrimonio culturale e naturale del luogo e dell'osservatorio astronomico e di potenziamento della promozione turistica di Trento, del Monte Bondone, delle Viote e della Terrazza delle Stelle».

Il consigliere spiega inoltre che questa azione di valorizzazione delle Viote, proposta a consiglio e giunta comunali, è da un lato coerente con la visione strategica di montagna e turismo "slow", dall'altra rientra tra le idee elaborate a fine 2021 dall'Associazione culturale Gallo Cedrone per la valorizzazione e la promozione del Monte Bondone.

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