Dalla Slovenia alla Romania, molti Paesi decidono l'eliminazione di centinaia di esemplari
La Finlandia ha consentito un aumento della caccia l'anno scorso, affermando che la popolazione è abbastanza numerosa da essere regolamentata dalla direttiva "habitat naturale", che consente determinati abbattimenti
ROMA. Dalla Slovenia alla Romania e alla Finlandia, sono diversi i Paesi in Europa che decidono quote annuali di abbattimenti degli orsi per contenerne il numero e scongiurare un sovrappopolamento. Solo quest'anno, tre dei Paesi europei che contano le maggiori presenze di plantigradi hanno già deciso che autorizzeranno l'eliminazione, complessivamente, di quasi mille esemplari. Ecco nel dettaglio i piani di abbattimento di alcuni Paesi:
SLOVENIA
Il ministero dell'ambiente ha recentemente stabilito che 800 esemplari sono il numero giusto per la sicurezza e la salute dei cittadini, ordinando l'abbattimento di 230 orsi (attualmente sono 1.100), contro i 222 soppressi l'anno scorso. Il piano viene determinato annualmente in collaborazione con il Servizio forestale sloveno e l'Istituto per la conservazione della natura sulla base di uno studio della Facoltà di biotecnologia di Lubiana.
"Abbiamo considerato attentamente altre opzioni per prevenire il conflitto, ma né il trasferimento né il mantenimento degli animali in cattività sono un'opzione a causa del gran numero", ha detto il ministro Uroš Brežan.
ROMANIA
Nel Paese c'è una popolazione di 7.500-8.000 orsi bruni e quest'anno - secondo le prime stime - dovrebbero essere abbattuti oltre 400 esemplari, circa il triplo dei 140 eliminati nel 2022.
Il ministro dell'Ambiente Barna Tánczos ha annunciato un'ordinanza in merito entro il 15 maggio spiegando che esiste un costante aumento, documentato da studi scientifici a fronte dei quali "non c'è spazio per opinioni personali".
FINLANDIA
L'attuale popolazione di orsi è stimata tra 2.020 e 2.130 esemplari, in calo rispetto ai 2.130-2.260 orsi del 2018 e quest'anno è diminuita del 5% rispetto al 2022 dopo essere aumentata ininterrottamente per un decennio. L'orso bruno è protetto dalla Direttiva Habitat dell'Ue, ma la Finlandia ha consentito un aumento della caccia l'anno scorso, affermando che la popolazione è abbastanza numerosa da essere regolamentata dalla direttiva "habitat naturale", che consente determinati abbattimenti.
Il ministero dell'Agricoltura ha detto di aver concesso una quota di caccia superiore alla media, di 355 orsi l'anno scorso mentre per il 2023 la quota sarà di 313 orsi.
AUSTRIA
Nonostante la sua vicinanza al Trentino e alla Slovenia, l'Austria è considerata praticamente 'baerenfei', libera da orsi. Secondo gli ultimi dati, attualmente solo un esemplare si trova sul confine tra il Tirolo e la Baviera. Nel 1898 è stato abbattuto l'ultimo esemplare e per un'ottantina di anni il plantigrado non era più di casa in Austria.
Dagli anni Settanta ad oggi si sono registrati singoli avvistamenti e censimenti, ma non si è mai registrato un vero e proprio ripopolamento, come invece avvenuto in Trentino dal 2000 in poi. Dal primo aprile è in vigore una legge per l'abbattimento di lupi e orsi “problematici”, senza possibilità di ricorsi e sospensive in tribunale. La stretta vale anche per altri predatori, come la lince e lo sciacallo dorato.