La Lav: le mangiatoie create dai cacciatori per cervi e caprioli attirano gli orsi, bisogna toglierle
L'associazione animalista critica la Provincia per l'eccessivo numero di siti di foraggiamento autorizzati: "Sono ben 137 nelle aree normalmente frequentate dagli orsi, varie centinaia nell'intero territorio"
INTERROGAZIONE "Caccia, cibo sparso nei boschi per richiamare gli animali"
TRENTO. In Trentino sono "ben 137 i siti di foraggiamento autorizzati dalla Provincia nelle aree normalmente frequentate dagli orsi, 137 strutture suddivise in tre tipologie: mangiatoie; mangiatoie con deposito e casse per alimento concentrato, tutte accomunate dal fatto di fornire cibo in gran quantità a cervi e caprioli a tutto beneficio dei cacciatori che potranno poi ucciderne in maggior numero".
Lo scrive la Lav in una nota, sottolineando che il "cibo contenuto nelle mangiatoie è estremamente attrattivo anche per gli orsi che vengono quindi abituati a rifornirsi presso strutture artificiali di origine antropica, aumentando così la loro confidenza con l'essere umano e riducendo di conseguenza la loro naturale diffidenza. Il fenomeno è noto per i cassonetti dei rifiuti, ma qualsiasi struttura artificiale che possa mettere a disposizione del cibo contribuisce ad aumentare le possibilità di un incontro con l'orso".
Secondo l'associazione animalista "lo scandalo delle centinaia di strutture di foraggiamento sparse in tutta la provincia di Trento è un altro elemento che pesa come un macigno sulle responsabilità degli amministratori che per anni hanno contribuito a incrementare il numero degli orsi confidenti".