Meteo / Tempo

L'ondata di caldo verso il picco, l'allerta gialla della Protezione civile trentina

Sulla Marmolada massime da record, situazione critica per tutti i ghiacciai alpini. L'allarme in alta quota scatta in una settimana rovente, in cui si prevedono temperature in aumento fino a mercoledì

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TRENTO. Un’altra giornata di caldo record sulla Marmolada. Dopo i + 13,3 di sabato, ieri, domenica 20 agosto, intorno alle 17.30, il termometro ha toccato i 14 gradi, un dato impressionante ai 3.343 metri di altitudine di Punta Penia dove è piazzata la strumentazione meteo della piattaforma "Marmoladameteo.it". Valori che si spiegano con l'impennata delle isoterme determinata dall'anticiclone sub tropicale in azione sull'Italia, che tra oggi, 21 agosto, e martedì potrebbero far innalzare la quota dello zero termico ad oltre 5.000 metri.

La Protezione civile del trentino ha emanato un'allerta meteo gialla per il gran caldo, si raccomandano comportamenti corretti nei fondovalle (dove le temperature possono toccare i 37 gradi) ma anche massima prudenza agli escursionisti in montagna.

Oggi e domani sulla Marmolada i picchi potrebberoi toccare i 15 gradi.

Una "situazione critica" quella in cui versano "tutti i ghiacciai alpini a tutte le quote sopra lo zero". L'allarme scatta in una settimana in cui si prevede un'ondata di caldo duratura su tutto il Centro-Nord.

"I giorni più roventi che prevedono i modelli sono lunedì 21 e martedì 22 agosto con picchi di 38 gradi in alcune città e oltre 7 gradi sopra la media di questa stagione, anche 10 gradi oltre i valori stagionali sulle Alpi occidentali mentre lo zero termico in quota si prevede possa alzarsi fino ai 5mila metri", spiega Claudio Tei, ricercatore e meteorologo del Cnr e del Consorzio Lamma. 

Il quadro termico nella zona della Marmolada presenta temperature superiori a quelle del giugno e luglio scorso, alla vigilia della tragedia causata dal crollo di un seracco.

Vanno ovviamente rispettati i divieti di accesso in aree interdette per pericolo e va considerato anche l'impatto del caldo sul fisico, con prestazioni che si riducono e quindi con  il rischio di torvarsi in difficoltà su tracciati non bene programmati.

Ghiacci alpini sopra lo zero, caldo tutta la settimana

L'allarme scatta in una settimana in cui si prevede un'ondata di caldo

A rendere meno pesante il quadro termico è il momento stagionale: dopo meta agosto è maggiore il raffrescamento notturno e mattutino.

Di seguito i principali consigli di comportamento diramati dalla Protezione civile provinciale:

  • bere molta acqua (almeno 10 bicchieri al giorno) o altre bevande a temperatura ambiente, anche se non si ha sete;
  • fare pasti leggeri, scegliendo cibi ricchi di acqua e sali minerali come frutta, verdura, minestre e minestroni non troppo caldi e cibi privi di grassi come la pasta, il pesce, invece che la carne e i formaggi. Anche il gelato è concesso, ma quello alla frutta;
  • se viene fame tra un pasto e l’altro, mangiare frutta, ricca di acqua e sali minerali;
  • ridurre l’attività fisica;
  • fare attenzione ai condizionatori: sono utili ma è bene non creare uno sbalzo di temperatura troppo elevato. Bene, invece, il deumidificatore;
  • nelle abitazioni, oscurare le finestre orientate verso il sole nelle ore diurne e tenerle aperte durante la notte;
  • sono di aiuto bagni, docce e, se la persona è immobilizzata a letto o in carrozzina, spugnature;
  • fare attenzione all’abbigliamento (la persona anziana in genere ha la tendenza a “coprirsi” troppo): preferire vestiario ampio che non ostacoli la traspirazione, di colore chiaro, di cotone o di lino;
  • coprirsi il capo all'esterno e usare gli occhiali da sole.

In caso di necessità viene raccomandato di rivolgersi al medico di base o a un suo sostituto o al servizio di continuità assistenziale, pubblico e gratuito, attivo ogni sera dalle 20.00 alle 8.00 del mattino seguente, i sabati, le domeniche e i prefestivi dopo le ore 10.00. 

Il centro nivometeorologico Arpav di Arabba (Belluno), ai piedi del Pordoi, nel bollettino quotidiano Dolomiti Meteo aggiornato ieri pomeriggio, domenica, alle 16, prevedeva questa evoluzione per oggi e i prossimi giorni.

lunedì 21. Tempo stabile con cielo sereno o al più poco nuvoloso nel pomeriggio per qualche cumulo.

Precipitazioni. Assenti.

Temperature. Temperature in ulteriore lieve aumento con possibili valori eccezionalmente superiori alla media a tutte le quote (+12/+13 °C a 3000 metri e zero termico oltre i 5000 metri). Moderato/forte disagio da calore nei fondovalle prealpini. Su Prealpi - a 1500 m: min 18 max 22, a 2000 m: min 16 max 18 Dolomiti - a 2000 m: min 17 max 21, a 3000 m: min 10 max 12

Venti. Venti in quota deboli da Nord, brezze nelle valli. a 5-10 km/h a 2000 m e a 10-15 km/h a 3000 m.

 

martedì 22. Cielo sereno o al più poco nuvoloso per qualche cumulo e velatura nel pomeriggio.

Precipitazioni. Assenti

Temperature. Temperature pressochè stazionarie su valori molto superiori alla media e zero termico stabile attorno ai 5000 metri. Moderato/forte disagio da calore nei fondovalle prealpini. Prealpi - a 1500 m: min 20 max 24, a 2000 m: min 17 max 18 Dolomiti - a 2000 m: min 17 max 21, a 3000 m: min 10 max 12

Venti. Venti in quota deboli da Nord, brezze nelle valli.a 5-10 km/h a 2000 m e a 10-20 km/h a 3000 m.

Tendenza

mercoledì 23. Cielo sereno al mattino, nel pomeriggio poco nuvoloso per modesti cumuli, un pò più sviluppati rispetto ai giorni precedenti. Seppur molto bassa, non del tutto esclusa la possibilità di un rovescio o temporale di calore. Temperature pressochè stazionarie e su valori molto superiori alla media. Moderato/forte disagio da calore nei fondovalle prealpini. Venti deboli da Nord moderati sulle cime dolomitiche più elevate, brezze nelle valli.

giovedì 24. Al mattino sereno, dalle ore centrali e nel pomeriggio/sera poco o parzialmente nuvoloso per transito di sottili velature. La probabilità di un rovescio o temporale di calore rimane molto bassa. Temperature senza notevoli variazioni, sempre ben superiori alla media. Venti in quota deboli da Nord, moderati sulle cime dolomitiche più elevate.

 

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