Cambia il presidente Asuc, accordo più vicino per il rifugio Campel sul Calisio
Eletto Matteo Tomasi, che alla riunione parla dell’annoso problema: disgelo con il sindaco Ianeselli, incontro in vista con l’assessore Gilmozzi
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VILLAMONTAGNA. «Il sindaco Franco Ianeselli ci ha augurato buon lavoro e i soldi sembra che ci siano ancora per quanto riguarda la ristrutturazione del rifugio Campel. Vi è disponibilità da parte nostra e da parte dell'Amministrazione comunale a riaprire un dialogo costruttivo». Così dichiara Matteo Tomasi, nuovo presidente dell'Asuc di Villamontagna.
Nell'incontro istituzionale di giovedì 14 dicembre scorso tra i componenti del nuovo Comitato per la gestione dell'Asuc - eletti domenica 19 novembre - e il sindaco della città si è colto un clima di disgelo. Un scambio di opinioni definito cordiale che ha sancito, secondo le norme, l'insediamento della compagine che per i prossimi cinque anni dovrà affrontare problemi gestionali e proporre iniziative a favore della comunità paesana.
Si chiude così un cerchio legato alle formalità proprie dell'elezione, aperta ai 1080 residenti aventi diritto al voto (oltre 350 votanti), che non ha subito reclami grazie al lavoro del presidente di seggio Olivier Ciraldo, alla segretaria Maria Teresa Di Garbo e agli scrutatori Arianna Decarli, Gabriele Decarli, Federico Miori. Con l'elezione unanime del presidente Matteo Tomasi, imprenditore agricolo e viticoltore, da parte dei cinque membri eletti Giada Decarli (280 voti), Matteo Tomasi (240), Fabrizio Tomasi (218), Luca Lorenz (185) e Fiorenzo Coraiola (155), si apre un nuovo corso per la conduzione dell'Ente che, secondo il presidente eletto, dovrà essere democratica valorizzando le competenze di ognuno e liberi da appartenenze partitiche considerato che sarà un impegno quinquennale portato avanti da volontari che vogliono lavorare insieme.
Il segretario dell'Asuc Luca Lorenz curerà anche il sito www.asucvillamontagna.it utile per informare la popolazione sui progetti e sulle scelte.«Decisioni che non riguardano solo il rifugio Campel - sostiene Tomasi - anche se al momento è l'argomento principale e più spinoso, ma tutte le incombenze proprie legate ai beni di uso civico agro-silvo-pastorale e alla cura del patrimonio collettivo».
Si auspica che gli incontri futuri, già previsti con l'assessore comunale Italo Gilmozzi, servano a dipanare la matassa che negli ultimi anni si è ingarbugliata rispettando però le aspettative dei "vileri" che in buona parte non accettano del tutto le condizioni poste dall'Amministrazione comunale specialmente a riguardo della realizzazione e della futura gestione del rifugio Campel considerate troppo vantaggiose per il Comune. Su questo fronte ci sarà ancora una gatta da pelare? L'Asuc è uno strumento importante anche per il Comune e il dialogo tra le parti sarà fondamentale. Servirà dunque una mediazione nell'interesse di tutti.