Montagna / La novità

Lo spettacolare ponte sospeso sopra il centro di Mezzolombardo (e arriverà una ferrata)

Già aperta la struttura che sovrasta il centro, dal colle di San Pietro alla Toreséla. E in primavera si inaugura la nuova ferrata che dal paese sale a Fai lungo la Val del Rì

di Gigi Zoppello

MEZZOLOMBARDO. Se ne parlava dal 2017, ed ora siamo all’arrivo: da qualche settimane chi passa davanti alla chiesa parrocchiale di Mezzolombardo non può fare a meno di notare il grande ponte sospeso in acciaio, che sovrasta il paese.

Un manufatto unico: lungo più di 130 metri, il ponte (non è corretto chiamarlo “tibetano”) è uno dei più lunghi mai realizzati in Italia. Collega infatti la località "Toresèla" con la parte superiore del Colle San Pietro (il cimitero), ed è già diventato la meta delle passeggiate dei cittadini.

Ma non è finita: sotto il ponte, alla Toreséla, si sta lavorando per costruire una ardita ferrata che collegherà Mezzolombardo a Fai della Paganella, risalendo la Val del Rì con un dislivello fra i 350 e i 400 metri, sopra il Rio Fai in una stretta gola ombrosa. Il cantiere è fermo in questi giorni, per le temperature invernali, ma il primo tratto è già ultimato. E in primavera verrà tutto aperto al pubblico.

Nel complesso le due opere costeranno circa 800.000 euro (la previsione era 600 mila) e sono state finanziate in gran parte con fondi messi a disposizione dalla Comunità di Valle Rotaliana Königsberg, grazie a risorse del Fondo Strategico Territoriale destinate alla «promozione e alla valorizzazione del territorio».

A Mezzolombardo un ponte da togliere il fiato e una nuova ferrata spettacolare

A Mezzolombardo, sotto lo spettacolare ponte di otre 130 metri, che collega la località "Toresèla" con la parte superiore del Colle San Pietro, si sta lavorando per costruire una ardita ferrata che collegherà Mezzolombardo a Fai della Paganella, risalendo la Val del Rì con un dislivello fra i 350 e i 400 metri, sopra il Rio Fai in una stretta gola ombrosa.

Ad occuparsi dell’idea, il Grp (Gruppo Rocciatori Piaz) mentre il progetto è dell’ingegner Diego Cattani di Predaia, eseguito dalla georock di Spiazzo Rendena.

La nuova ferrata: partenza secca in verticale su un roccione di circa 50 metri, poi numerosi passaggi con ponti tibetani su cascatelle e sul Rio Fai, compresa una sosta alla galleria di presa dell’acquedotto. Qui infatti c'è ancora la galleria che portava l'acqua direttamente al castello, dall'altra parte del paese.

Apertura in primavera, con cerimonia ufficiale. Si sistema intanto anche il sentiero «normale» 602B della Val del Rì, che costituirà un ottimo percorso di rientro.

La curiosità: con questa nuova opera, la Comunità di Valle ha promosso e finanziato due opere simili, lontane poche centinaia di metri in linea d’aria: a Mezzolombardo la ferrata e ponte del Rì. A Mezzocorona il ponte sospeso al Monte, in attesa di inaugurazione ufficiale, che collega la località Spiazzi con il Bait del Manz, punto di arrivo della ferrata Burrone Giovanelli. 

Un ponte sospeso non si nega a nessuno. 

 

 

 

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