Il Comitato Papi e la teoria complottista: «verificare se i fungaioli morti fuggivano da orsi»
In una lettera al Commissario del Governo e alla giunta, si chiede anche di «raccogliere eventuali tracce biologiche nella zona dei decessi». Il fact checking: otto morti in tragedie nei boschi negli ultimi tre anni, e di queste, sei sono avvenute nel Trentino Orientale, dove non ci sono plantigradi
CALDES. Il Comitato «Insieme per Andrea Papi», con una lettera firmata dal suo presidente Pierantonio Cristoforetti, chiede al Commissario del Governo e alla Provincia di indagare sulla morte di fungaioli ed escursionisti, nei boschi del Trentino, rilanciando un’ipotesi complottista che circolava già.
La lettera ha come oggetto «Richiesta urgente per ulteriori azioni di verifica delle cause dei numerosi incidenti con esiti mortali accaduti a danno di cercatori di funghi o persone che frequentano il bosco», e già il titolo dice tutto.
«Negli ultimi anni pare di poter affermare che il numero di persone che perdono la vita in montagna durante attività di raccolta funghi od altro, sono sempre più numerose ed inspiegabili , tenuto conto che si tratta spesso di persone che conoscono benissimo l’ambiente in cui perdono la vita in quanto lo frequentano da moltissimo tempo, molti sono i cittadini che si interrogano su tali accadimenti.
Si ritiene – continua Cristoforetti – che una possibile causa di detti incidenti possa essere imputata anche all’incontro con esemplari di orso ed in tale circostanza , le persone , ovviamente spaventate, cercando di scappare, possono
cadere in dirupi o canaloni o comunque trovare ostacoli che ne causano la perdita della vita».
Poi la richiesta: «Tenuto conto di queste possibilità, non proprio remote, valutata la concentrazione di orsi nelle nostre Valli si ritiene di sottoporre alla vostra autorevole valutazione l’opportunità di attivare monitoraggi puntuali nelle aree circostanti i luoghi dove si manifestano questi eventi luttuosi per raccogliere eventuali tracce biologiche che possano condurre alla presenza di orsi , possibile causa indiretta degli incidenti» è la richiesta siglata dall’Ing. Pierantonio Cristoforetti.
Ipotesi o dato inconfutabile? Il nostro FACT CHECKING
Siccome di questa storia si sentiva parlare nei bar della Val di Sole e Rendena da tempo, abbiamo ripercorso, nel nostro archivio, la storia dei decessi di fungaioli ed escurziuonis in Trentino negli ultimi due anni.
Sono otto i fungaioli deceduti dopo incidenti nei boschi della nostra provincia. Ma sei di questi otto sono morti nei boschi delTrentino orientale, e soltanto due sono i casi nelle vallate popolate da orsi.
I due morti nelle zona a presenza di orsi sono due. Molto recente, il fungaiolo e turista bresciano di 64 anni trovato cadavere sopra Pinzolo lo scorso 21 luglio. Prima di lui, Ma nel lontano 2022 (l'1 settembre) perse la vita il fungaiolo e turista genovese di 72 precipitati dal sentieo sopra le cascate della Val di Genova.
Gli altri decessi nel bosco di fungaioli sono avvenuti tutti nel Trentino Orientale (dove non vivono orsi).
Si tratta, a elenco cronologico a ritroso, di un turista emiliano nei boschi di Cavalese; del decesso nella zona della Vernera di Piné (il 26 agosto 2023); del decesso di un fungaiolo al confine con la provincia diBolzano (settembre 2023); il decesso nella zona di Bedollo del 29 settembre 2022.
E ancora: in Tesino, la morte di un giovane cercatore di 26 anni (i l13 settembre 2022) e sempre in Tesino dell'uomo di 56 anni, due giorni prima, l'11 settembre 2022.