Trento, vinti 500mila euro: “Biglietto comprato da un cliente abituale”
Il prezioso Gratta e vinci venduto all'edicola di Filippo Borzaga in via Vittorio Veneto: “Si tratta di una persona non particolarmente benestante. Il fatto che una vincita simile vada a una persona che potrebbe averne bisogno, è una buona cosa”
TRENTO. Mezzo milione di euro con un "Gratta e vinci" da 20 euro: è questo il bottino di un fortunato giocatore che ha acquistato il prezioso biglietto all'edicola di Filippo Borzaga in via Vittorio Veneto. Una cifra da far girare la testa e che può letteralmente cambiare la vita di una persona.
«L'acquisto è avvenuto mercoledì mattina, - ha raccontato l'edicolante Filippo Borzaga, che esprime soddisfazione per aver contribuito a una vincita così importante - L'ho comunicato ad alcuni clienti, ma prima di esporci pubblicamente volevamo sistemare la parte burocratica».
Borzaga comunica di conoscere bene il vincitore: «È un cliente abituale che frequenta la nostra edicola fin da quando l'abbiamo rilevata una decina di anni fa e siamo abbastanza in confidenza. Si tratta di una persona non particolarmente benestante. Il fatto che una vincita simile vada a una persona che potrebbe averne bisogno, è una buona cosa. Non si sa mai la fortuna chi va a baciare».
In queste prime ore successive alla giocata, i contatti con il vincitore sono stati piuttosto ridotti: «È passato in edicola per comunicare la vincita e avviare le pratiche, era molto felice. Non abbiamo parlato molto perché c'erano altri clienti e volevamo tenere la cosa il più possibile riservata. Non mi ha detto come vuole usare questi soldi, lo dirà se vorrà».
Si tratta della prima vincita così importante registrata nell'edicola di Borzaga: «Abbiamo avuto vincite di una certa entità, ma più modesta, ovviamente. Da queste vincite non abbiamo nessun guadagno, speriamo si crei più movimento, in virtù del nostro essere una tabaccheria "fortunata"».
Allargando lo sguardo, Borzaga conferma come i tagliandi del "Gratta e vinci" siano molto venduti: «Quelli che vanno per la maggiore sono i biglietti da 5 o 10 euro, - indica Borzaga - Ovviamente la probabilità di vincita aumenta con l'aumento dell'importo. Quelli di importi minori, possono dare vincite anche importanti, ma è più raro».
Qualcuno contesta la definizione di "Gratta e vinci", in quanto, trattandosi di gioco d'azzardo, è probabile perdere le somme spese: insomma, sarebbe quasi più corretto chiamarli "Gratta e perdi", soprattutto quando si instaurano dinamiche di gioco compulsivo e patalogico. Su questo Borzaga riflette: «Ci sono alcuni clienti che esagerano, ma sono rari. La maggior parte delle persone con questo tipo di problema ormai gioca su internet, ci sono i gratta e vinci digitali e una miriade di giochi a cui si può accedere dal proprio divano».
Chiediamo all'edicolante se i giocatori in generale abbiano qualche rituale scaramantico particolare nel momento dell'acquisto del tagliando: «Non particolarmente. In tanti però esordiscono con l'ormai classica battuta tormentone, "dammi un biglietto, vincente!"».