Panarotta / Strutture

Malga Montagna Granda, dopo Eccel la gestione a Marchesoni "Polacco" per poco più di 10 mila euro all’anno

L’Asuc di Pergine assegna la struttura all’unico concorrente che ha presentato un’offerta, la riapertura forse già per il periodo di Natale

di Luigi Oss Papot

PANAROTTA. Si è riunito venerdì 6 dicembre il comitato di amministrazione dell’Asuc di Pergine: all’ordine del giorno c’era l’affidamento dell’azienda per il bar ristorante alla malga Montagna Granda, in Panarotta. Il bando per ricercare i nuovi gestori della “ristomalga”, come è stata battezzata negli anni scorsi, era stato pubblicato circa un mese fa dopo la rinuncia di Giorgio Eccel, e venerdì pomeriggio si è proceduto con le operazioni di apertura delle offerte. Una sola quella giunta in tempo all’Asuc, anche se gli interessamenti sono stati molteplici, fa sapere il presidente Gino Froner.

L’unica offerta pervenuta e quindi ammessa è stata quella di Alessandro Marchesoni detto “Polacco”, che ha già avuto esperienze nel campo della ristorazione.

Il bando stabiliva che la gara si sarebbe svolta mediante l’assegnazione al massimo rialzo rispetto al prezzo a base d’asta, che era fissato a 9 mila euro annui: l’offerta presentata da Marchesoni è stata di 10.500 euro. Fatti salvi, dunque, i controlli che seguiranno nei prossimi giorni, sarà lui a gestire la ristomalga per i prossimi cinque anni.

La “ristomalga” sorge all’arrivo della pista “malga” ed alla partenza dell’impianto di risalita (seggiovia) rinnovato qualche anno fa, ed anche alla partenza della strada che scende in Valle dei Mocheni, passando per la Tingherla e Kamauz. A fianco della ristomalga sorge anche la malga vera e propria, dove d’estate vengono accolti bovini e ovini e un altro gestore si dedica alla produzione di prodotti caseari.

«Se tutti i controlli di routine sulla procedura di gara e sulla documentazione presentata da Marchesoni fossero positivi - aggiunge il presidente dell’Asuc, Gino Froner - l’aggiudicatario potrebbe riaprire la malga forse già per Natale. Attualmente la strada per raggiungere la malga dalla strada provinciale che porta alla Panarotta è chiusa per lavori di esbosco, che termineranno il 20 dicembre. Se non nevica e la strada diventa impraticabile, alla malga si giunge dalla Valle dei Mocheni, da Kamauz e poi dalla Tingherla».

A pochi passi dalla malga vera e propria (che ha un'altra gestione), con una capacità di 40-45 bovini e oltre 30 ettari di pascolo a disposizione (sempre di proprietà dell’Asuc), la malga Montagna Granda è diventato nel corso degli anni un luogo e un ritrovo sempre più apprezzato sulla Panarotta, montagna che attende ancora che venga definito il suo destino.

Sull’altro versante montano, verso la Bassa Valsugana su territorio di Novaledo, è notizia recente che anche Malga Masi, gestita da Marco Bogazzi, rimarrà aperta per il periodo invernale: sarà aperta tutti i fine settimana, dalla cena del venerdì alla merenda della domenica, mentre in occasione del Natale sarà aperta tutti i giorni.

Nella foto Facebook, l’immagine profilo di Ale Marchesoni

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