Due inglesi dispersi in Adamello, vasta operazione di ricerca del Soccorso alpino
Si cercano i due giovani manager londinesi - Aziz Ziriat e Sam Harris - che a Capodanno erano in val San Valentino alla base del Caré Alto: lunedì dovevano essere su un volo per casa, ma non si sono mai visti. L'appello dei familiari: "Volevano andare di bivacco in bivacco, sono esperti ed allenati"
SPIAZZO. E' in corso da ore una vasta operazione di ricerca di due uomini stranieri di nazionalità inglese - del 1988 e del 1989 - dispersi nel gruppo dell'Adamello. Si tratta di Aziz Ziriat, e di Sam Harris, londinesi. Le ultime notizie che si hanno di loro risalgono al 1° gennaio, quando le indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri hanno accertato che si trovassero al bivacco Malga Dosson in Val San Valentino, alla base della parete sud del Carè Alto. I due però non hanno mai preso il volo di ritorno verso casa programmato per il 6 gennaio, e non hanno più dato loro notizie.
Gli operatori delle Stazioni Val Rendena - Busa di Tione e della Val del Chiese del Soccorso Alpino e Speleologico sono state attivati questa mattina per fare dei sopralluoghi con pick up e quad cingolati nelle Valli di Daone, Val Breguzzo, Val San Valentino e val di Borzago, dove si dipanano i sentieri che portano verso il bivacco.
Le condizioni meteo non consentono all'elicottero, per ora, di alzarsi in volo per effettuare un sopralluogo dall'altro, mentre la neve caduta copiosa nella notte non consente agli operatori di salire in quota via terra con adeguati standard di sicurezza.
Il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino sta collaborando nelle operazioni con Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, Carabinieri, Vigili del Fuoco. In queste ore di visibilità si stanno eseguendo sorvoli con l'uso di droni.
Dall'Inghilterra amici e parenti hanno lanciato sui social media un appello: chiunque li abbia visti, si faccia vivo. Rebecca Dimmock, la fidanzata di Ziriat, è stata intervistata dalla BBC ed ha descritto i due come «escursionisti esperti». La donna ha detto alla Bbc che i due: «Volevano fare un’escursione per Capodanno di bivacco in bivacco nelle Dolomiti. Durante l’escursione volevano scollegarsi da tutto, quindi non era affatto strano che non si facessero sentire. Credo che volessero trascorrere alcune notti in mezzo alla natura, all’aria aperta. Hanno tutta l’attrezzatura e hanno già fatto escursioni in passato. Ma volevano anche entrare nelle capanne e accendere fuochi e bere vino rosso perché era Capodanno, cosa che hanno fatto, perché a un certo punto Aziz mi ha mandato un messaggio e una foto di lui mentre stava portando un tronco su per la montagna fino a uno dei bivacchi», ha detto Dimmock.
La donna ha aggiunto: «So che sono arrivati alla baita e che stavano bevendo vino rosso, ma lui ha detto che si gelava».
La fidanzata ha detto di aver parlato con Ziriat per l’ultima volta intorno alle 10 del giorno di Capodanno. «Mi ha mandato alcune foto delle montagne e un paio di se stesso – ha raccontato la donna – Poi mi ha avvisato che il suo telefono stava per morire, ma che mi avrebbe risposto al più presto». Qualche ora dopo, il telefono del signor Ziriat non riceveva più i suoi messaggi.
«A quel punto il suo telefono era evidentemente scarico, oppure era fuori portata», ha detto ai giornalisti inglesi Saf Suleyman, amico della coppia, che poi ha aggiunto: «Partiremo presto e voleremo in Italia per essere sul posto e coordinare le ricerche. Non andremo in montagna, vogliamo essere in città a coordinarci con le autorità locali».
Dimmock è ottimista: «Abbiamo un’idea del percorso che stavano facendo. Sarebbe opportuno controllare tutti i bivacchi lungo il percorso, perché potrebbero essere letteralmente seduti nelle baite innevate, ad aspettare che passi».
Appelli sono stati lanciato anche dal Crystal Palace Football club sui propri canali social, dove Ziriat lavorava.
Le ricerche proseguono
Il Soccorso Alpino del Trentiuno ha aggiornato la situazione alle ore 18. Con l'arrivo del buio e a causa delle condizioni meteorologiche poco favorevoli, le operazioni di ricerca dei due escursionisti del Regno Unito nel gruppo dell'Adamello sono state sospese, per riprendere alle prime luci di domani mattina.
Questo pomeriggio, l'elicottero B3 è decollato da Mattarello (TN) per tentare un sorvolo, ma la nebbia e la scarsa visibilità lo hanno costretto a rientrare prima di raggiungere la Val San Valentino. Anche le squadre via terra del Soccorso Alpino e i droni dei Vigili del Fuoco non hanno potuto lavorare per le cattive condizioni meteorologiche e per il pericolo valanghe di grado 3 - marcato.
Il Centro di Coordinamento Ricerche, a cui collaborano Soccorso Alpino e Speleologico con le Stazioni territoriali e i Tecnici di Ricerca, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Carabinieri, ha programmato la strategia da adottare domani, quando in mattinata le condizioni meteorologiche dovrebbero migliorare.
È previsto l'intervento dell'elicottero con a bordo i soccorritori per effettuare un sorvolo aereo e una ricognizione della zona primaria di ricerca, ovvero l'area che va dal bivacco Malga Dosson, al rifugio Trivena, al Carè Alto, al Corno Vecchio, alla Val di Breguzzo (gruppo dell'Adamello). Interverranno anche i Vigili del Fuoco con i droni.