Water intasati in Provincia lettera ai dipendenti: «Non gettate le scorze d'arancia nella tazza»

Una lettera di richiamo a tutti i dipendenti provinciali, indirizzata a presidenza, direzione generale, assessorati, dipartimenti e agenzie. Con un messaggio chiaro: non buttate negli scarichi i rifiuti domestici. Perché? Ovviamente per una questione di civiltà ed educazione, ma anche e soprattutto perché sono stati necessari «interventi urgenti in alcuni immobili per liberare le colonne di scarico delle acque reflue da materiale ingombrante».
A inviare nei giorni scorsi la lettera è stato il dirigente del Servizio gestioni patrimoniali e logistica della Provincia, l’ingegner Gianfranco Brigadoi, che ha sollecitato tutti a rispettare le regole.
Tuttavia una sorta di giustificazione c’è. Come conferma lo stesso Brigadoi «nelle varie strutture provinciali la raccolta dell’organico non esiste». Insomma, ci sono i bidoni per fare la raccolta differenziata di carta, plastica e vetro, ma non i sacchettini per l’umido. Forse una questione di odore, forse una questione di tempi di smaltimento, ma in quelle strutture non sono stati messi. E le cause degli intasamenti sono proprio dovute a quel tipo di rifiuti.

«Si è trattato soprattutto di bucce di arancia e mandarino, oltre a salviette, che spesso vengono “appallottolate” e intasano gli scarichi. Niente di clamoroso, non si tratta di rifiuti ingombranti portati da casa, per intenderci», prosegue il dirigente.
In questo periodo dell’anno, giustamente, nei vari uffici lo spuntino e la merenda sono all’insegna della salute con una bella iniezione di vitamina C, grazie a un frutto di stagione. Il problema è che a volte qualche dipendente (sia chiaro: non si tratta di una prassi consolidata, ma di qualche gesto isolato) non ha prestato troppa attenzione alle conseguenze delle sue azioni, e ha pensato bene di gettare nel water le scorze.

«Con la presente - si legge nella lettera - si vuole richiamare il personale provinciale al rispetto delle regole di buona pratica per la differenziazione dei rifiuti.Non risulta privo di utilità rammentare che l’impianto di scarico delle acque reflue di un edificio non è dimensionato per raccogliere e smaltire rifiuti domestici e che da comportamenti pigri e poco virtuosi derivano interventi onerosi per l’amministrazione, oltre che evidenti disagi nella fruizione dei locali accessori ad uso collettivo.Si chiede quindi a tutte le strutture in indirizzo di sensibilizzare il proprio personale ad una maggiore attenzione nelle modalità di conferimento dei rifiuti all’interno della propria sede di lavoro».

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