Coronavirus: misure di contenimento Regole per eventi, riunioni e manifestazioni sportive, case di riposo

Firmate oggi dal governatore Maurizio Fugatti le Linee guida della Provincia per l'applicazione in Trentino del decreto di ieri del presidente del Consiglio dei ministri sul Coronavirus.

Viene precisata l'applicazione per quanto riguarda le attività lavorative, lo svolgimento di tutte le iniziative e manifestazioni "per le quali è possibile assicurare la distanza di almeno un metro tra i partecipanti" e le altre prescrizioni previste dal decreto.

Si parla poi degli eventi e le competizioni sportive " tutti devono svolgersi, tanto all'aperto quanto al chiuso, senza presenza di pubblico".

Le associazioni sportive "che non sono tenute a disporre di personale medico" e in generale "per lo svolgimento dello sport di base e delle attività motorie in genere" si ricorda che tutte le persone "non presentino alcun sintomo di malattia, in particolare, febbre, tosse o congiuntivite".

Per le case di riposo si raccomanda un solo visitatore al giorno escluse le persone che "provengono dalle zone individuate come a rischio".

In una nota però in serata Upipa, ente gestore delle case di riposo trentine, in accordo con il Gruppo Spes, conferma la sua linea di fermare ogni tipo di visita dall'esterno per sicurezza degli ospiti e del personale.

Si legge nel documento di Upita: «Si prende atto delle linee guida emanate dal Presidente della Giunta Provinciale ad interpretazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 04.03.2020 in materia di limitazioni all’ingresso in RSA dei familiari e dei visitatori», ma si ritiene che «tali indicazioni non abbiano il valore giuridico di un’ordinanza, non abbiano validazione scientifica e siano in contrasto con le misure di sicurezza per garantire la riduzione del rischio di contagio all’interno delle strutture che ospitano anziani fragili e maggiormente esposti».

Upipa dunque non applicherà tali linee guida e continuerà «a limitare l’accesso al solo personale sanitario e assistenziale delle strutture medesime, poiché il personale è pienamente in grado di garantire l’assistenza richiesta» provvederà inoltre ad «inoltrare tempestivamente le linee guida emanate dalla PAT all’Istituto Superiore di Sanità per avere una indicazione sulla loro applicabilità e per una validazione scientifica sulla eventuale assunzione di rischio in relazione alla attuale diffusione del contagio».

ECCO LE LINEE GUIDA

 

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