Sciopero della scuola: presidio di protesta davanti alla Provincia

Al grido di "Una parola sola: lotta per la scuola", un centinaio di insegnanti degli istituti di ogni ordine e grado del Trentino, assieme ad alcuni portavoce del personale Ata, hanno organizzato oggi un presidio di protesta in piazza Dante, a Trento. L'iniziativa, nel giorno dello sciopero nazionale dell'intero comparto, è stata indetta in modo congiunto da tutte le sigle sindacali della scuola.

"Alla Provincia di Trento chiediamo subito l'applicazione del protocollo per tornare nelle scuole in sicurezza. Dopo aver lasciato in disparte la scuola per anni, crediamo che questa sia l'occasione per riprendere un discorso troppo spesso lasciato in disparte. Vogliamo risorse adeguate per reinventare una scuola diversa", ha detto Cinzia Mazzacca, della Flc Cgil del Trentino.

Dopo il presidio in piazza Dante, attuato seguendo scrupolosamente le indicazioni di distanziamento sociale, gli insegnanti si sono spostati sotto il palazzo del Governo, chiedendo un incontro con il prefetto Sandro Lombardi per consegnare una lettera contenente le richieste dei sindacati al governo Conte.

La Cgil del Trentino si è detta poi sconcertata dalla scelta del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, di non incontrare i rappresentanti sindacali della scuola e una delegazione di lavoratrici e lavoratori della scuola dell’infanzia, che chiedevano di vederlo al termine del presidio in Piazza Dante, a Trento. “Una scelta che tradisce una profonda mancanza di rispetto nei confronti anche di chi, dai prossimi giorni, si troverà alle prese con una riapertura che tutti sappiamo essere complessa”, commentano in una nota il segretario generale della Cgil Andrea Grosselli e Cinzia Mazzacca, segretaria della Flc Cgil.

I rappresentanti dei lavoratori sono stati invece ricevuti dal prefetto, Sandro Lombardi, che si è impegnato ad inviare una sintesi delle richieste al Ministero della pubblica istruzione.

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